6:03 am, 29 Gennaio 14 calendario

Siamo tutti spiati attraverso i giochini

Di: Redazione Metronews
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Usa. Una delle ultime frontiere note della Nsa è il monitoraggio degli utenti dei giochi sugli smartphone. Tanto che una delle finestre di “controllo” sarebbe stato Angry birds, il gioco a diffusione mondiale. Ma come può essere accaduto? metro lo ha chiesto a Vicente Diaz , un analista senior di Kaspersky Lab.L’ha sorpresa questa notizia?Non proprio. Le informazioni fornite da queste app sono molto utili sia per gli inserzionisti che per gli sviluppatori. Non stupisce che anche le agenzie di intelligence ne approfittino. Molti giochi permettono di giocare online con i contatti, come se si fosse collegato a un social. E da qui all’emorragia di informaizoni il passo è breve.Come funziona?L’ultima versione di Angry Birds chiede l’acceso a informazioni come la geolocalizzazione, gli Sms, apparentemente per scopi pubblicitari. Tuttavia, questo può fornire queste stesse informaizoni a un terzo vettore. Tutti gli amici di gioco a loro volta possono essere fonti di informazioni. Immaginate tutte le diverse autorizzazioni che in genere vengono fornite durante il funzionamento della app nel telefono. Il nostro cellulare è preziosissimo: rivela la posizione, con quante persone si chiacchiera al giorno e con chi, anche quello che ci raccontiamo, via chat o via Sms. Ciò che apparentemente ci sembra innocuo può invece essere raccolto da agenzie di intelligence e utilizzato per vari scopi. Se gli utenti di Angry Birds e degli altri giochi non volessero essere monitorati, dovrebbero semplicemente smettere di giocare?Non abbiamo a disposizione dettagli tecnici su come questo “monitoraggio” avvenga, secondo quali algoritmi, precisamente, ma da quello che ho potuto vedere, Angry Birds non fornisce un’opzione che permetta all’utente di interrompere l’invio di dati che poi vengono monetizzati. Quindi l’utente non ha modo di giocare ad Angry Birds senza inviare questi dati, a meno che non scelga di giocare disconnesso da internet. Tuttavia, non dobbiamo incolpare Angry Birds per questa azione di monitoraggio, e non giocare non impedirà agli utenti controllati. Angri Birds è il caso più noto ma noi non sappiamo effettivamente quante applicazioni vengano tenute sotto controllo dai servizi di intelligence, e probabilmente il loro numero è più grande di quanto immaginiamo.
(Elisabeth Braw/Metro world news)

29 Gennaio 2014
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