12:05 am, 27 Gennaio 14 calendario

Smog infarti in aumento

Di: Redazione Metronews
condividi

Torino –  L’inquinamento dell’aria provoca un aumento di rischio del 12% di infarto ed angina. A rilevarlo è uno studio coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Lazio e dalla Città della Salute di Torino che ha utilizzato i dati del progetto Escape (European Study of Cohorts for Air Pollution Effects), sugli effetti dannosi dell’inquinamento. Lo studio, pubblicato dalla rivista scientifica internazionale British Medical Journal, ha esaminato più di 100.000 soggetti residenti in 7 città di 5 Paesi europei stimando che per ogni aumento nella media annuale di esposizione a particolato (le particelle di diametro inferiore a 10 micrometri, PM10) di 10 mg/m3 vi è un aumento del rischio di attacchi cardiaci del 12%.
I soggetti in studio sono stati seguiti per circa 12 anni e più di 5.000 hanno avuto un primo infarto o un ricovero per angina instabile. In Italia lo studio è stato condotto a Roma (Dipartimento di Epidemiologia del Lazio) ed a Torino (Centro per l’Epidemiologia e la Prevenzione oncologica in Piemonte della Città della Salute e della Scienza – Università di Torino) coinvolgendo circa 14.000 persone. L’associazione tra esposizione prolungata a particolato ed incidenza di infarto ed angina è stata confermata anche tenendo conto di diversi fattori individuali, come l’abitudine al fumo, lo stato socio-economico, l’attività fisica, il livello di istruzione e l’indice di massa corporea.
I risultati mostrano che il particolato è l’inquinante più dannoso, anche per concentrazioni sotto i limiti consentiti dall’attuale legislazione europea. Secondo gli autori della ricerca, infatti, «i risultati suggeriscono un effetto del particolato anche per concentrazioni al di sotto dell’attuale limite annuale europeo di 25 mg/m3 per il PM2,5».
(rebecca anversa)

27 Gennaio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo