FISCO 545 MILIARDI MAI RISCOSSI
Roma. Negli ultimi 15 anni si sono accumulati crediti non riscossi per lo Stato per 545 miliardi ma di questi sono riscuotibili solo il 5-6%, una cifra compresa tra i 27 e i 33 miliardi di euro. È la fotografia del direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera (nella foto) durante una audizione alla Commissione di vigilanza sull’anagrafe tributaria spiegando che dove era possibile la riscossione è stata fatta. Il resto dei crediti sono riferiti a persone decedute, situazioni di fallimento o persone nullatenenti e quindi non c’è possibilità di recupero della somma dovuta. Da 15 anni questi ruoli non vengono restituiti agli enti impositori con la motivazione della mancata riscossione.Finte residenzeIl numero uno dell’Agenzia delle Entrate ha poi messo in luce il fenomeno in crescita dei coniugi con diversa residenza per risparmiare sull’imposta di registro e sull’Imu, definendola una «patologia» del sistema. «Laddove lo scopriamo – spiega – interveniamo. Nel passato era un caso raro, ora stanno aumentando per ovvi motivi, è una patologia fiscale che andrebbe colpita a monte, per evitare furbate».
“Norma assurda”Secondo Enrico Zanetti, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, «Beferaha ragione a dire che lo spostamento della residenza di uno dei coniugi nella seconda casa è una furbata, ma bisogna anche dire che l’attuale configurazione normativa, che fa pagare come seconda casa l’unico immobile posseduto se si risiede in affitto in un altro, è una assurdità che va corretta».
(Metro)
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