Tpl rischiano il caos con mille regole diverse

Roma. Più fondi per i trasporti locali, bandi di gara europei: se ne parla in questi giorni perchè l’obiettivo del governo è scrivere una legge del settore da presentare entro il 31. «Molte regioni hanno già pronti i bandi di gara, anche europei, è la prima volta che il servizio viene liberalizzato, ma occhio al caos», avverte Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente e tra gli autori di Pendolaria.
Perchè caos?Bisogna stabilire i diritti del passeggero, uguali ovunque, dovrà farlo l’Authority. Solo a Roma, ad esempio, il Tpl è gestito da Atac e Fs: in caso di disservizio il passeggero non sa a chi rivolgersi. Come nel resto d’Europa, servirebbe un’unica azienda dei trasporti per l’area metropolitana che a sua volta dialoghi con le varie imprese. Invece non accade, abbiamo un sistema di imprese polverizzato ed è impossibile anche prevedere un unico abbonamento per i vari tratti. Il povero pendolare è in balia di mille aziende differenti.
Il testo di legge che il governo sta preparando e che dovrebbe essere pronto per il 31, per poter essere collegato alla Stabilità, prevederà anche misure contro l’evasione…Da tempo Legambiente ha una propostache reiteriamo in più occasioni: reintrodurre la detrazione fiscale per l’abbonamento. Fu tolta dall’allora governo Berlusconi ed è stato un errore. Si avrebbero vantaggi per i cittadini ma anche per le imprese, dato che aumenterebbero gli abbonamenti.
(Stefania Divertito)