Renzi doppio turno per risultati certi

Roma. «Basta chiacchiere, commissioni o tavoli di lavoro. Dopo poco più di un mese proponiamo un accordo su cui chiediamo un voto della direzione e che trasferiamo ai gruppi parlamentari. Il Pd dice agli italiani: questa è una proposta concreta che si può realizzare con tempi certi»: così ieri il segretario del Pd Matteo Renzi ha presentato la sua proposta di legge elettorale alla direzione del partito.
Previsto il ballottaggioLa proposta si articola in tre punti. Il testo  prevede innazitutto  un ricorso al doppio turno: se nessuna coalizione ottiene il 35% al primo turno, le prime due  forze politiche andranno al ballottaggio per aggiudicarsi il premio di maggioranza del 15% (massimo del 18%), per arrivare almeno al 53% delle preferenze. Con la clausola del ballottaggio si punta a evitare quello che è accaduto a febbraio scorso, ossia il ripetersi dell’obbligo di ricorrere alle larghe intese.
Mini liste bloccatePreviste  le mini liste bloccate di sei candidati per circoscrizione e gli sbarramenti, anche se semplificati rispetto al Porcellum: le soglie saranno al 5% per i partiti di coalizione e all’8% per le forze che si presentano da sole.
Superamento del SenatoRenzi ha spiegato che «entro il 15 febbraio il Pd presenterà il ddl costituzionale per la trasformazione del Senato. La fiducia spetterà solo ad una Camera e ci sarà l’eliminazione dell’elezione diretta dei membri del Senato. Non ci sarà più il ping-pong delle proposte di legge e si semplifica  così la vita del Paese».
Valeria Bobbi