7:35 pm, 19 Gennaio 14 calendario

Quando gli ex dipendenti si comprano l azienda

Di: Redazione Metronews
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Alberto Grolla, 39 anni, (nella foto) è presidente dell’azienda padovana di stampi per fonderie D&C, ma non per sempre: «La carica è a rotazione, così tutti i soci si rendono conto». Insieme ai suoi 15 colleghi, operai, modellisti, amministrativi, nel 2010 ha costituito una cooperativa e rilevato l’azienda fallita nella quale lavorava. «Era una piccola azienda che aveva 40 anni, nonostante la crisi abbiamo sempre avuto commesse, ma l’ultimo proprietario, l’ha amministrata male, e alla fine è sparito». Grolla e i suoi colleghi hanno investito tfr e anticipo della mobilità e con l’aiuto e un investimento  di Coopfond e Banca etica  hanno preso in mano l’azienda: «Ci siamo ridotti gli stipendi di un 25% ma tre anni dopo possiamo dire di avercela fatta: «Siamo in utile, abbiamo anche sostituito un collega che è andato in pensione».
Dall’inizio della crisi sono 29 la aziende salvate dai dipendenti, o workers buyout, grazie a Coopfond, della Lega delle cooperative che ci ha investito 9 milioni. In misura minore anche Confcooperative, che per esempio ha sostenuto l’impresa Lincoop, di Reggio Emilia, che si occupa di segnaletica stradale: 12 dipendenti che hanno rilevato l’azienda e alla fine hanno anche assunto un giovane di 19 anni.Non sempre le cose vanno bene. Della trentina di aziende seguite da Coopfond dal 2008 una decina sono nei guai: «A volte la crisi era troppa profonda – dice Aldo Soldi, presidente di Coopfond – a volte passare da dipendenti proprietari non è facile». E si litiga. «Comunque -dice Soldi – in questo modo si sono salvati più di 400 posti di lavoro». Non è poco.
Come funzionaCoopfond prevede il prestito agevolato al 4%. Oppure l’ingresso nel capitale della cooperativa ma al massimo al 50%.
Paola Rizzi@paolarizzimanca

19 Gennaio 2014
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