6:05 am, 15 Gennaio 14 calendario

Vie d Acqua Non siamo 300 esagitati I comitati rispondo a Expo Spa

Di: Redazione Metronews
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città «Non siamo 300 esagitati, ma padri di famiglia preoccupati per i parchi dove giocano i nostri figli». Risponde così Stefano Mansi, uno delle centinaia di milanesi mobilitati contro il progetto delle Vie d’Acqua, il canale che, attraversando i parchi della periferia Ovest di Milano, dovrà portare l’acqua al sito di Expo 2015. Ieri, il Commissario Delegato alle Opere Infrastrutturali di Expo 2015 S.p.a. Antonio Acerbo, su Metro li aveva definiti 300 persone mosse «da finalità politiche». 
Signor Mansi, quanti siete e perché protestate?
Innanzi tutto, non siamo 300, ma molti di più, tanto che contro il progetto abbiamo raccolto 12mila firme nelle zone 7 e 8. Inoltre non siamo mossi da alcun interesse politico. La mia unica preoccupazione è che le ruspe non scavino un canale nel parco dove porto a giocare mia figlia.
Però Expo Spa e Comune dicono di aver presentato il piano contro cui oggi vi battete già 4 anni fa nei consigli di zona 7, 8 e 9 e alle associazioni  e di aver ottenuto l’ok. Ora, affermano, che il cantiere è aperto, è impossibile cambiare progetto…
Le zone non hanno neanche un rendering di come saranno i parchi a cantieri chiusi. È vero, alcune associazioni hanno dato l’ok, ma sono quelle che hanno ricevuto soldi per rifare le sedi o per le loro attività! 
A voler essere cattivi, si potrebbe pensare che voi siate contrari a Expo tout court, per cui qualsiasi progetto sarebbe stato bocciato…
No, protestano padri di famiglia e anziani che contro Expo non hanno nulla. Non vogliamo però un fossato a cielo aperto dove giocano i bambini o che si scavi dove lo stesso Servizio Bonifiche del Comune ha detto che la terra è inquinata dal piombo.
Ma voi, con chi ce l’avete?
Con questa Giunta che molti di noi hanno contribuito a far eleggere. Abbiamo chiesto più volte che gli eletti da noi venissero a discutere con i cittadini. Non si è mai visto nessuno. E pensare che non ci sono mai stati tanti ambientalisti al potere a Milano. Se continuano così, anche i più moderati di noi non li voteranno più.
andrea sparaciari

15 Gennaio 2014
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