Cerroni Salvai Roma dal caos

Altro che ideatore «supremo» (così era chiamato dagli altri indagati) di un sistema che per anni gli ha garantito il monopolio della monnezza romana. Ieri il patron di Malagrotta Manlio Cerroni, nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Massimo Battistini, ha dichiarato: «Mi dovreste fare un monumento. Ho salvato Roma dal caos, in materia di rifiuti sono un oracolo. Nonostante un sistema burocratico folle ho evitato che questa città diventasse come la Campania».
Tre ore di interrogatorio nel corso del quale Cerroni ha respinto l’accusa di essere al vertice di un’associazione che sfruttava l’emergenza dei rifiuti a Malagrotta, che sfruttava la sua rete di relazioni con la politica per sbloccare l’avvio dei siti di Albano Laziale e dei Monti dell’Ortaccio. Cerroni ha spiegato al gip che non era lui a cercare i politici, ma che avveniva il contrario.
In mattinata è stato interrogato anche Bruno Landi, ex governatore del Lazio, considerato dall’accusa il tramite tra Cerroni e gli amministratori locali. Landi ha negato ogni addebito. Oggi saranno interrogati Luca Fegatelli e Raniero De Filippis, rispettivamente ex dirigente dell’Area rifiuti del Lazio e responsabile del Dipartimento del Territorio della Regione.
(Metro)