BOCCIATO REFERENDUM CONTRO TAGLIO TRIBUNALI

Roma. Non ci sarà alcun referendum sulla nuova geografia giudiziaria. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato inammissibile la richiesta di referendum abrogativo, avanzata da nove Consigli regionali sulla riforma, entrata in vigore il 13 settembre scorso, che ha portato alla soppressione di circa mille uffici giudiziari “minori”. A presentare richiesta di referendum erano stati i Consigli di Abruzzo, Marche, Liguria, Campania, Calabria, Puglia, Piemonte, Friuli e Basilicata. Alla Consulta le Regioni avevano ribadito che con la chiusura dei “tribunalini” si va incontro a pesanti ricadute sia sull’accesso dei cittadini alla giustizia che sul lavoro degli uffici che accorpano quelli soppressi.
Ricorso alla Corte di Giustizia europea
L’Avvocatura dello Stato, per il Governo, aveva invece sostenuto l’inammissibilità del quesito, ritenendolo collegato al bilancio dello Stato e quindi non compreso tra le materie che possono essere sottoposte a consultazione popolare. «Non ci fermeremo, andremo anche davanti alla Corte di giustizia europea – annuncia l’avvocato Fabiana Contestabile, che guida il Coordinamento che riunisce i Consigli regionali promotori del referendum – siamo molto delusi e offesi: la richiesta veniva dai rappresentanti di 23 milioni di cittadini».
 
(Metro)