Cerroni il giallo delle carte sparite
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Sono iniziati ieri gli interrogatori di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei rifiuti nel Lazio. Giuseppe Sicignano, già supervisore delle attività operative negli impianti di Cecchina, e Francesco Rando, amministratore unico di molte imprese riconducibili a Cerroni, non hanno risposto. Ha invece parlato con il gip, negando ogni addebito, Piero Giovi, socio di imprese vicine a Manlio Cerroni. E propio oggi sarà il patron di Malagrotta a parlare in Procura, oltre all’ex governatore del Lazio Bruno Landi.
Nel frattempo è giallo sulla richiesta di misura cautelare nei confronti di Cerroni e degli altri sei arrestati, che fu inoltrata dalla Procura al gip il 16 marzo scorso, e che fu rubata. Il furto fu scoperto il 16 luglio. Secondo il gip la sparizione, «fatto gravissimo a carico di ignoti», era da ricondursi alla capacità degli indagati di esercitare la loro sfera di influenza in ogni ambito della pubblica amministrazione.
(Metro)
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