Il killer di Daniele era il suo amante

Ha confessato nella scorsa notte. Il presunto assassino di Daniele Fulli, il parrucchiere di 28 anni, trovato senza vita lo scorso 7 gennaio sul greto del Tevere, è un tossicodipendente 31 enne in cura presso una struttura della Magliana, con alcuni precedenti di polizia alle spalle.
Gli investigatori della squadra mobile diretti da Renato Cortese, sono giunti a lui in tempi strettissimi analizzando il traffico telefonico della vittima e ascoltando la vasta rete di amici di Daniele. Il ragazzo, che viveva la sua omosessualità senza farne mistero, si era legato nelle ultime settimane al suo assassino. I due si sarebbero appartati il 4 gennaio proprio sull’argine del Tevere, in via Pescaglia. Secondo gli investigatori il delitto non era premeditato. Forse Daniele ha rifiutato un rapporto sessuale scatenando l’ira del 31 enne,  è più probabile che al contrario l’assassino abbia colpito il parrucchiere, che insisteva per avere un legame più stabile, mentre l’assassino preferiva avere con la vittima rapporti occasionali.
Daniele è stato ucciso con un cacciavite lungo 40 centimetri, gettato dal 31 enne nel Tevere. Il corpo senza vita è rimasto lì fino al 7 gennaio, quando un pescatore si è accorto del cadavere.
(Metro)