8:53 pm, 7 Gennaio 14 calendario

LA CANNABIS LEGALE MA NON OVUNQUE

Di: Redazione Metronews
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Roma. C’è chi la considera l’anticamera delle droghe pesanti, e la scienza si divide tra chi ne trova gli effetti dannosi e chi ne promuove quelli terapeutici. A far tornare la cannabis al centro della cronaca ci ha pensato l’assessore leghista all’Agricoltura della Lombardia Gianni Fava che ha proposto di legalizzarla attirandosi il niet di Salvini. Ieri Fava ha ribadito la sua posizione, seguito da Vendola e da numerosi politici bipartisan. Il tutto mentre l’11 febbraio, la Corte Costituzionale dovrà deliberare sulla legittimità della legge Fini Giovanardi che, equiparando le droghe leggere alle pesanti, prevede il carcere se si sconfina dal limite “uso personale”.Uso terapeutico: da più di sei anni in Italia si possono usare medicinali basati sui principi attivi della cannabis per combattere gli spasmi della sclerosi multipla, stimolare l’appetito dei malati di Aids, alleggerire i postumi della chemioterapia, contro il glaucoma. Ma i medici che li prescrivono sono pochissimi, non in tutte le Regioni e, dato che i farmaci provegono dall’estero, costano tantissimo. Alcune Regioni si sono dotate di leggi che ne facilitano la somministrazione: Toscana, Marche, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, presto in Abruzzo. La distribuzione è effettuata in ambito ospedaliero. Ma è una situazione che varia da Regione a Regione, che genera disparità di trattamenti e spesso sono proprio i medici che non prendono in considerazione queste opzioni terapeutiche, comunque molto onerose. Come raccontano nel blog cannabisterapeutica.info, in Puglia, Lucia Spiri e Andrea Trisciuoglio, ammalati di sclerosi multipla, stanno riuscendo a camminare proprio grazie ai cannabinoidi. E hanno deciso di farne una battaglia: hanno fondato a Racale (Le) il primo Cannabis Social Club, grazie all’associazione LapiantTiamo.
Un disegno di legge al SenatoIl senatore Pd Luigi Manconi, presidente della commissione per i diritti umani ha presentato a palazzo Madama un disegno di legge sulla coltivazione e cessione della cannabis e dei suoi derivati. Non punibilitàIl disegno prevede la non punibilità della coltivazione per uso personale e della cessione di piccoli quantitativi finalizzata al consumo personale. Si prevede, poi, il ripristino della distinzione del trattamento sanzionatorio tra droghe leggere e droghe pesanti.
Colorado, aprono i coffee shopFin dalle prime luci del primo gennaio si sono formate le file ai nuovi coffee shop del Colorado: il primo cliente è stato Sean Azzariti, un veterano della guerra in Iraq. Il Colorado è il primo degli Stati Usa –  in primavera seguirà quello di Washington – ad autorizzare la vendita di marijuana ai maggiorenni (21 anni negli Stati Uniti) e in quantità non superiore ai 28 grammi.  Sono 18 i coffee shop che fino ad ora hanno ottenuto la licenza.
La marijuana di StatoÈ una normativa davvero storica quella approvata in Uruguay: sarà  infatti lo Stato a farsi carico della produzione, distribuzione e vendita della marijuana. Ma l’Onu non ha approvato: la legge non tiene conto dell’impatto negativo sulla società del paese, ha precisato la Giunta per il controllo degli stupefacenti (Incb).
A New York solo per la curaSvolta a New York:il governatore di New York Andrew Cuomo in queste ore annuncerà il via libera all’uso di quantità limitate della droga leggera per motivi terapeutici. I sondaggi indicano come l’82% degli abitanti di New York sia favorevole alla marijuana curativa. Il piano di Cuomo è consentire a 20 ospedali dello Stato la possibilità di prescrivere marijuana ai pazienti con cancro, glaucoma o altre malattie che rientrano in alcuni standard definiti dal Dipartimento della Sanità della città.
(Stefania Divertito)

7 Gennaio 2014
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