9:22 am, 26 Giugno 24 calendario

Sedicenne ucciso a Pescara, il racconto di un testimone: “Christopher accoltellato all’add…

Di: Redazione Metronews
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AGI – “Non abbiamo pensato a chiamare nessuno, ne’ polizia ne’ ambulanza”. È la testimonianza di uno dei ragazzi del gruppetto di cui facevano parte i due 16enni sottoposti a fermo per l’omicidio di Christopher Thomas Luciani, 17 anni da compiere, trovato morto domenica scorsa a Pescara, nel parco Baden Powell: un passaggio contenuto nel fermo emesso dalla procura presso il tribunale per i minorenni dell’Aquila e che prova come il gruppo di ragazzi, nonostante fosse a conoscenza dei fatti, sia andato via dal parco, mentre il corpo della vittima giaceva tra le sterpaglie, per andare al mare “in tranquillità”.

 

Alla polizia il ragazzo ha raccontato che, dopo l’accaduto, quando il testimone chiave “è tornato indietro, ci ha detto che il ragazzo era morto”. Poi, dalla vegetazione, sono usciti i due 16enni sottoposti a fermo. Poi, ha proseguito, “siamo andati in tranquillità al mare. Al mare – ha aggiunto – hanno raccontato in sintesi quello che è successo. So che hanno dato delle coltellate. È questo quello che so”. Il testimone ha sostenuto inoltre che uno dei due ragazzi sottoposti a fermo “aveva una pistola. Me l’ha fatta vedere dopo che era finito tutto. Ce l’aveva in tasca. Non so come ce l’avesse. Mi ha detto che era scarica, senza colpi”.

 

Un altro componente del gruppetto, nel corso della sua testimonianza, ha sostenuto che i due giovani sottoposti a fermo “si siano organizzati per questa cosa, per incontrare questo ragazzo”. Il testimone chiave, ossia il giovane che ha fatto scoprire quanto accaduto all’interno del parco, ha dichiarato di essere “sicuro” che Thomas “era morto, erano tante coltellate davanti a me. Ad esempio, aveva avuto una coltellata all’addome, una coltellata alla gamba, dove ci sono le arterie”.

 

Dalle dichiarazioni del testimone chiave emerge anche che il gruppetto, dopo che la vittima era stato accoltellata, ha comprato nel Parco della droga, del “fumo”, consumata in spiaggia dopo il delitto. “Io non ho fumato stupefacenti – ha affermato il giovane – mentre eravamo insieme non hanno fatto uso di sostanze stupefacenti. In seguito hanno fumato erba, ma non io. Quando eravamo al parco” due amici, non i presunti assassini, ha aggiunto, “sono andati a parlare con due ragazzi, dopo aver saputo che Christopher era stato accoltellato” e lì li ha visti mentre “stavano comprando la droga”. Anche un altro giovane ha dichiarato che due ragazzi del gruppo “nel parco hanno acquistato 10 euro di ‘fumo’ che poi hanno fumato in spiaggia”. 

26 Giugno 2024
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