euro 2020
1:05 pm, 13 Giugno 21 calendario

“Eriksen resta stabile saluta e ringrazia tutti”

Di: Redazione Metronews
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“Questa mattina abbiamo dialogato con Christian Eriksen, ha inviato un saluto e i suoi ringraziamenti a tutta la squadra. Le sue condizioni sono stabili, resta in ospedale per ulteriori esami”. Lo ha comunicato la federcalcio danese in un tweet rassicurando sulle condizioni del numero 10 dopo il malore in campo di ieri. 
“La squadra e lo staff della nazionale hanno ricevuto assistenza e continueranno a esserci l’uno per l’altro dopo l’incidente di ieri”, prosegue la federcalcio danese nel tweet. “Ringraziamo tutti per i commoventi messaggi ricevuti da tifosi, giocatori, le Famiglie Reali danesi e inglesi, club internazionali, etc. per Eriksen. Incoraggiamo tutti a inviare i loro messaggi alla Federazione danese che poi li trasmetterà a Eriksen e alla sua famiglia”. 
Eriksen «respirava e sentivo il suo polso», ha spiegato il medico della squadra, Morten Boesen, raccontando il primo soccorso sul campo. «Tuttavia, all’improvviso la situazione è cambiata e come tutti hanno visto abbiamo iniziato un massaggio cardiaco».
I 10 minuti successivi sono stati di grandissima paura: diversi medici cercavano di mantenere il giocatore in vita, mentre i suoi compagni in lacrime si raccoglievano attorno a lui in cerchio, impedendo così che il pubblico vedesse la scena. «Ma siamo riusciti a salvarlo», ha sottolineato Boese, «e lui mi ha anche parlato prima che venisse trasferito in ospedale». Ieri sera il giocatore era in «condizioni stabili», secondo quanto riferito dalla Federazione danese. Eriksen si è accasciato al 43esimo minuto di gioco. 
“SINCOPE? NON APPROPRIATO. ARITMIA VENTICOLARE O TACHICARDIA”
 «A prima vista si è parlato di sincope, ma non è appropriato perchè la sincope è una perdita di coscienza breve con una ripresa autonoma. Qui invece l’atleta è stato soccorso dai compagni e dai sanitari, gli è stato effettuato un messaggio cardiaco. Siamo di fronte a un arresto che potrebbe essere dovuto magari a un’aritmia ventricolare, a una tachicardia sostenuta. Questo può succedere, nonostante i controlli. E in Italia i controlli sono severi, più che in altri Paesi europei, per non parlare degli Stati Uniti». Il cardiologo Daniele Andreini, spiega così sulla Gazzetta dello Sport, quanto accaduto a Eriksen durante la gara della sua Danimarca con la Finlandia. «Penso alla cardiomiopatia aritmogena, ma anche a malattie legate all’attività elettrica del cuore, che possono manifestarsi per la prima volta in modo drammatico senza prodromi ai controlli medici talora non danno segni di anomalia – aggiunge – Sono casi rari, ma le morti improvvise purtroppo capitano. Soprattutto negli atleti di alto livello, sottoposti a livelli di stress psicofisico che possono scatenare l’aritmia stessa». 

13 Giugno 2021
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