Rifugiati olimpici Campriani tra i tecnici

OLIMPIADI Sono 29 gli atleti che comporranno la squadra dei rifugiati ai Giochi olimpici di Tokyo. Il Comitato Olimpico Internazionale ha ufficializzato la composizione del team approvata dal Comitato esecutivo del Cio con gli atleti svelati attraverso una cerimonia virtuale. 
Il Cio ha affermato che gli atleti dei 13 comitati olimpici nazionali ospitanti gareggeranno in 12 sport ai Giochi che prendono il via il prossimo 23 luglio. Gareggeranno sotto la bandiera olimpica e marceranno secondi dietro la Grecia alla cerimonia di apertura dei Giochi. 
L’ex detentrice del record mondiale di maratona, Tegla Loroupe, guiderà la squadra come fece a Rio. Sei dei dieci membri del team di rifugiati a Rio 2016 saranno ai Giochi, si tratta della nuotatrice Yusra Mardini, il judoka Popole Misenga e i corridori Anjelina Nadai Lohalith, James Nyang Chiengjiek, Paulo Amotun Lokoro e Rose Nathike Likonyen. 
Dieci degli atleti sono rifugiati dalla Siria e altri sono originari di paesi tra cui Sud Sudan, Eritrea, Iran, Iraq e Afghanistan. Il Cio ha affermato che la squadra si riunirà il 12 luglio a Doha e volerà in Giappone due giorni dopo dove sarà ospitata dall’università Wandeda per ulteriori allenamenti prima di trasferirsi nel villaggio degli atleti. 
A far parte del Refugee Olympic Team anche l’italiano Niccolò Campriani, tre volte campione olimpico di carabina. Campriani, 33 anni, sarà uno dei 20 tecnici, e in Giappone seguirà la “sua” atleta Luna Solomon, eritrea rifugiata in Svizzera, che gareggerà nella gara dei 10 metri.
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