Medio Oriente
6:22 pm, 10 Maggio 21 calendario

Razzi su Gerusalemme Escalation di violenza

Di: Redazione Metronews
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Evacuata la Knesset, il Parlamento israeliano, mentre era riunita in seduta plenaria , così come il tribunale dove era in corso il processo per corruzione contro Netanyahu. Tornano a suonare le sirene su Gerusalemme dopo il lancio di sette razzi rivendicati dal braccio militare di Hamas. Altri 30 sono stati lanciati su  Sderot. Un’escalation di violenza che ha portato all’evacuazione della Città Vecchia, seguita a durissimi scontri tra agenti israeliani e palestinesi con almeno 350 feriti tra questi utlimi. In serata l’esercito israeliano ha confermatodi aver bombardato obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza  e di aver ucciso quelli che definisce «tre terroristi» di Hamas. Dal canto suo, l’organizzazione palestinese che controlla la Striscia  ha confermato che nei bombardamenti è stato ucciso un suo comandante. Poco prima, il ministero della Salute di Hamas aveva riportato l’uccisione di nove persone, di cui tre bambini, salite poi a 20 vittime.
Tra le scintille che hanno nuovamente incendiato Gerusalemme, teatro da giorni di scontri tra palestinesi e poliziotti israeliani, c’è la battaglia legale che vede protagonisti un gruppo di famiglie palestinesi che vivono nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella zona Est della città, e i coloni ebrei che pretendono di rientrare in possesso di loro possedimenti annessi dopo la Guerra dei Sei Giorni. Una lunghissima battaglia legale tra le famiglie palestinesi che vivono a Sheikh Jarrah e una potente organizzazione di destra dei coloni, Nachalat Shimon, il cui intento è estirpare la presenza araba da Gerusalemme Est. Attualmente ci sono 38 famiglie palestinesi che vivono a Sheikh Jarrah: quattro di loro hanno ricevuto ordine di sfratto mentre ad altre tre è stato annunciato per il 1 agosto. Per gli altri, il processo è arrivato a diversi gradi di giudizio.
 Secondo uno degli avvocati, Hosni Abu Hussein, «la registrazione dei terreni a nomi dell’associazione dei coloni ha avuto luogo con la frode e l’inganno, in collusione con il commissario delle proprietà pubbliche e il registro dei terreni israeliano». Per il ministero degli Esteri israeliano è «una disputa immobiliare tra privati» ma che si tratti di un caso che abbia implicazioni politiche ben più ampie di quelle legali lo ha riconosciuto anche il procuratore generale, Avichai Mandelblit, che ha chiesto alla Corte Suprema di rinviare la sentenza attesa per oggi, ottenendo il via libera del giudice Yitzhak Amit, che per il momento ha sospeso gli sfratti.
 Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è sceso in campo a fianco dei palestinesi sottolineando la necessità che  «non solo il mondo islamico, ma che tutta la comunità internazionale intervenga per porre fine gli attacchi terroristici di Israele, diretti a colpire la coscienza dell’intera umanità. La Turchia sostiene il processo di pace, rimane al fianco dei palestinesi e continuerà a difendere lo status di Gerusalemme».  Preoccupazione è stata espressa dal l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, che ha comunque ribadito che gli sgomberi delle famiglie palestinesi sono illegali.

10 Maggio 2021
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