TORINO
3:16 pm, 28 Aprile 21 calendario

Stellantis: “Torino polo dell’elettrico”

Di: Redazione Metronews
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economia «L’obiettivo è costruire nel Paese e a Torino un futuro sostenibile per Stellantis e per il settore automotive collegato. Non siamo assolutamente fermi ma siamo all’attacco». Parola di Davide Mele, Deputy della Regione Enlarged Europe di Stellantis intervenuto mercoledì al Consiglio comunale aperto dedicato al sostegno e alla salvaguardia del settore automotive. Mele ha ricordato che
«Nel polo torinese stiamo sviluppando una nuova trasformazione che parte da cuore pulsante produttivo del comprensorio con l’obiettivo di consolidare il suo ruolo guida a livello europeo sul fronte dell’elettrificazione». In particolare, «abbiamo avviato la produzione della nuova 500 elettrica, stiamo rinnovando la gamma motori delle Maserati Ghibli e Levante con le versioni ibride, stiamo avviando i lavori propedeutici a adattare le linee per la produzione della nuova Maserati GranCabrio e GranTurismo, tutte gamme elettrificate che arriveranno nel 2022, rafforzando così il legame tra Maserati e Torino».
Mele ha poi ricordato che è stata avviata la prima fase del progetto pilota “Vehicle to grid” «che quando sarà completato sarà il più grande impianto del genere al mondo, con l’obiettivo di fare interagire in modo bidirezionale i veicoli e la rete elettrica». Infine ha aggiunto che «a Mirafiori stanno proseguendo le attività per la realizzazione del battery hub, centro di assemblaggio delle batterie per le vetture elettriche del gruppo primo impianto di questo tipo in Italia, e le operazioni per l’installazone “solar power production unit”».
Poi è stato il turno della Fiom di intervenire. Per il sindacato per rilanciare l’economia bisogna puntare a portare in città la nuova fabbrica di batterie per auto elettriche che Stellantis punta a realizzare in Europa. «Serve un progetto per la nostra città che preveda nuove produzioni di auto, volumi sufficienti e un contesto che incentivi lo sviluppo della nuova mobilità pulita. Ecco perché abbiamo messo l’accento sulla fabbrica di batterie da portare a Torino, bisogna fare sistema, pressione perché quella fabbrica potrebbe offrire garanzie per il lungo periodo sulle allocazioni produttive», ha dichiarato Edi Lazzi, segretario generale della Fiom di Torino.
«Il nostro è un territorio che ha le competenze e un ecosistema per essere al centro dell’evoluzione dell’automotive», ha detto invece la sindaca Chiara Appendino. «Le preoccupazioni sono legittime, ma il settore deve ancora essere un asse portante della città. Dobbiamo far sentire la nostra voce sui vari progetti in modo tale che il governo possa tutelare il settore come avviene in Francia». Appendino ha inoltre sottolineato di aver inviato una lettera a Draghi per rimarcare che «Torino deve essere tutelata dal punto di vista occupazionale».

28 Aprile 2021
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