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5:01 am, 27 Aprile 21 calendario

Allerta sul mercurio nei pesci predatori

Di: Redazione Metronews
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ROMA Anche se il pesce è un alimento prezioso a cui non bisogna rinunciare, bisogna stare attenti perché anche questo alimento può nascondere  insidie da non sottovalutare.Come per esempio il mercurio,  metallo pesante che inquina l’ambiente marino e che si accumula nelle carni di chi lo abita, soprattutto delle specie grandi e predatorie, come  pesce spada e  squalo. A richiamare l’attenzione è Altroconsumo ricordando che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha fissato una dose di assunzione settimanale tollerabile di metilmercurio,  più tossico per l’uomo. Per fare un quadro della situazione  sono stati portati in laboratorio un centinaio di pesci, tra freschi, surgelati e conservati, delle 20  specie più consumate in Italia e verificato se consumandoli si supera il livello  raccomandato di mercurio.
Superare la soglia
Dall’indagine è emerso che la possibilità di superare la soglia di sicurezza è reale quando si consumano pesci predatori di grossa taglia, come  pesce spada e  verdesca (un tipo di squalo) ed è molto evidente soprattutto per la fascia più vulnerabile, ovvero  bambini e  adolescenti. Con una sola porzione di queste specie, infatti, si assume anche più del doppio della dose settimanale accettabile.
Buone notizie
Ma ci sono anche buone notizie: diverse altre specie di pesci molto diffuse risultano poco contaminate, come trota salmonata, tonno in scatola,  sardine e  sgombro. Per questo viene  raccomandato di consumare preferibilmente pesci che sono meno soggetti all’inquinamento da mercurio e di variare le specie. E  fare attenzione ai bambini (con una porzione di tonno si copre già il 35% della loro quota di mercurio) mentre donne incinte o che stanno allattando, così come i bambini, dovrebbero evitare  consumo di pesci predatori.
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27 Aprile 2021
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