Tokyo 2021
8:25 pm, 20 Aprile 21 calendario

Schwazer fa ricorso e spera nei Giochi

Di: Redazione Metronews
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OLIMPIADI Alex Schwazer, attraverso i suoi legali, ha presentato ricorso al Tribunale svizzero per richiedere la sospensione della sua squalifica per violazioni al codice mondiale antidoping. E’ quanto apprende l’AGI dai legali del marciatore. Il Tribunale svizzero ha già fissato le date entro le quali le controparti possono depositare le proprie memorie. 
I tempi stringono, il ricorso al Tribunale federale svizzero è stato presentato ed Alex Schwazer torna a sognare le Olimpiadi di Tokyo. Mancano poco più di tre mesi alle gare olimpiche che si terranno a Sapporo – 6 agosto la 20 chilometri e all’alba del 7 la “sua” 50 km, distanza che l’ha visto oro olimpico a Pechino 2008 – ma per il marciatore azzurro, dal giugno del 2016 in mezzo ad una bufera per una discussa seconda positività al doping, la strada è ancora molto lunga. Il fatto che il Tribunale svizzero di Losanna abbia richiesto alle cinque controparti – World Athletics, Wada, Nado Italia, Federatletica e Tribunale Arbitrale dello Sport – di depositare le proprie memorie entro il 7 maggio è un atto dovuto. Il Tribunale federale svizzero di Losanna, in merito al procedimento numero 4A_210/2021/ABS, ha inviato per raccomandata un decreto – una copia della quale è in possesso AGI – agli avvocati Ross Wenzel e Nicolas Zbinden di World Athletics (ex Iaaf), all’antidoping italiano, all’agenzia mondiale antidoping, alla Federazione italiana di atletica leggera e al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. Quest’ultimo ente nell’agosto del 2016 aveva emesso una pesante sentenza di squalifica per 8 anni nei confronti di Schwazer per recidiva al doping (primo caso quello del luglio 2012, confessato dallo stesso atleta). Nella seconda parte del decreto si legge che le parti sono invitate ad esprimersi «sull’istanza di conferimento dell’effetto sospensivo e di misure cautelari entro il 27 aprile», termine non prorogabile. 
I giudici ordinari elvetici stanno prendendo in esame il ricorso di Schwazer. L’atto è stato elaborato dai suoi storici legali bolzanini, Gerhard Brandstaetter e Thomas Tiefenbrunner, ed integrato dagli avvocati Mike Morgan e William Sternheimer. Il ricorso è stato presentato a seguito di quanto scritto nell’ordinanza di archiviazione di 87 pagine del febbraio scorso dal Gip del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino. Il giudice bolzanino oltre ad archiviare la positività di Schwazer perchè «il fatto non sussiste», ritiene che i campioni di urina prelevati all’atleta l’1.01.2016 «siano stati alterati allo scopo di risultare positivi». Non solo: Pelino ha pesantemente denunciato il sistema «autoreferenziale» da parte di Wada e Iaaf (oggi World Athletics) «che non tollerano affatto controlli dall’esterno e pronte a tutto per impedirlo, al punto da produrre dichiarazioni false e porre in essere frodi processuali».
Il prossimo mese di maggio il Tribunale federale svizzero potrebbe emettere una sentenza di sospensione – ciò che chiede Schwazer – che consentirebbe al marciatore altoatesino di partecipare prima alle gare internazionali per conseguire il tempo minimo di qualificazione e poi eventualmente partecipare alle Olimpiadi. La sospensiva della squalifica non è una cancellazione della sanzione ma, in virtù di quella, Schwazer potrebbe gareggiare ‘sub judicè in attesa di un successivo pronunciamento – in questo caso sarebbe definitivo – da parte del Tas di Losanna che potrebbe arrivare anche dopo lo svolgimento delle gare olimpiche. E uno scenario potrebbe anche essere uno Schwazer al via alle gare olimpiche e poi la beffa di essere estromesso dalla classifica.
AGI

20 Aprile 2021
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