Francesco De Gregori
9:00 pm, 2 Aprile 21 calendario

De Gregori Republic Buon compleanno Principe!

Di: Redazione Metronews
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Il 2 aprile 1976 era un venerdì proprio come oggi. È una data fondamentale per la carriera di Francesco De Gregori. Venticinque anni, già autore di album di successo, fresco di stampa il suo Buffalo Bill. Sale sul palcoscenico del Palalido a Milano e quello che sarebbe dovuto essere un concerto si trasforma in un vero e proprio processo. Erano anni duri per il nostro paese, il ’68 era un ricordo lontano. A parlare in quegli anni erano le pistole, clima di terrore (e di terrorismo) anche se l’apice sarebbe stata raggiunta solo due anni dopo. «Se sei di sinistra solo per finta, suicidati. Se sei un vero compagno, lascia qui l’incasso» le grida di rabbia di una sparuta minoranza. Cento persone, non di più, capaci però di far riflettere De Gregori sull’opportunità di continuare la carriera. Una sera che sconvolse il cantautore romano accusato, proprio lui, di non scrivere testi impegnati.
I fatti sono noti, 45 anni in più e il Principe di primavere ne compie 70. Mai tentato da Il canto delle sirene (quello che c’innamorerà), sempre coerente con la sua vena poetica. Il principe come lo definì Lucio Dalla nella loro trionfale tournée Banana Republic, primo esperimento (riuscitissimo) di musica negli stadi. Con loro, Ron. Una decina di repliche tra il giugno e il luglio 1979, un anno dopo il 45 giri con due brani superlativi: lato a Ma come fanno i marinai e, sul retro Cosa sarà.
Il principe, sì. Non il Maestro. Il DeGre non ha mai preteso di esserlo e non vuole essere chiamato così. Non lo è, forse. Per i suoi fan, sì. Eccome. Chi lo ama visceralmente non ha mai accettato la svolta pop di alcuni suoi colleghi. Chi adora gli altri, invece, apprezza anche lui.
C’è una fotografia ripescata da Simona Izzo un paio d’anni fa. Ritrae una normale partita a carte tra amici. In realtà c’è la storia della musica italiana. Lei, musa ispiratrice di Antonello Venditti, Lucio Dalla, Claudio Baglioni e appunto De Gregori. Mentre gli integralisti si sputavano veleno su chi fosse o meno “entrato in banca”, loro litigavano giocando a poker. Su quel tavolo si incontravano il passerotto, Anna e Marco, Sara e Alice. Forse anche Nice e Marx che si davano la mano. Era il 1972.
Venditti e De Gregori, dicevamo. Nati insieme nel Folkstudio, messi sotto contratto dalla It nel maggio 72 per formare un duo, rimasto in vita un solo disco: Theorius Campus. In verità, di quel 33 resta ben poco: Roma capoccia su tutte. Ma nasce tutto da lì, da quel sodalizio durato troppo poco. Solo negli ultimi anni i due sono tornati insieme. Pronti a tornare sul palco, fermati dal covid ma in tempo per ricantare Canzone dell’amico storico Dalla. Quelle notti nella casa del cantautore bolognese, nel cuore di Trastevere, in quella Roma messa in versi da tutti. Antonello con occhi amorevoli, pieni di passione. Francesco con uno sguardo più critico. I topi di Via Frattina (quelli che attraversano la strada tranquillamente alle 11 di mattina) sono diventate zoccole e vengono associate alle lucciole sulla Salaria. Per le strade di Roma…
È cambiato il mondo, i dischi non si vendono più, giusto qualche vinile. De Gregori, schivo e riservato, ha continuato a produrre piccoli capolavori. Da Rimmel a Titanic, da Generale a La donna cannone passando per Viva l’Italia, La Storia, Pane e castagne e Il cuoco di Salò. Ci sono canzoni più socialmente impegnate di queste?
Lui le canta cambiando i versi, la musica. Dice che gli spettatori devono ascoltare, non cantare durante i concerti. Ma quando i fan si avvicinano a lui con una copia celebrativa di Rimmel a tiratura limitatissima, lui si schernisce sfoderando un sorriso: «Ma stavi pure a Verona?»
E allora, auguri Principe e grazie di tutto. Soprattutto per quello che ancora devi darci. Settant’anni sono volati. Gli ideali sono rimasti nel cuore. E al Palalido si gioca a basket e a volley. E tu, amante del calcio, non ci vai più. E, se guardi indietro, capisci di aver fatto la scelta giusta quel 2 aprile del ’76.
METRO
 

2 Aprile 2021
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