Leonardo Rai Uno
6:49 am, 22 Marzo 21 calendario

Leonardo, il genio e il mistero

Di: Redazione Metronews
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SERIE TV Otto episodi, quattro prime serate, per raccontare la storia di uno dei più grandi geni di tutti i tempi: Leonardo Da Vinci. Da domani su Rai Uno l’attesa serie “Leonardo”, un vero kolossal, con l’attore irlandese Aidan Turner (il Kili della trilogia de “Lo Hobbit” diretta da Peter Jackson) nei panni del genio Da Vinci.
Al suo fianco, tra gli altri, Matilda De Angelis (Caterina da Cremona, la misteriosa musa e amica più cara), Giancarlo Giannini (Andrea del Verrocchio) e Freddie Highmore (Stefano Giraldi,  l’investigatore del Podestà). «Ho cercato di rendere al meglio il mio ruolo, ci ho messo tutte le mie capacità, ma ho avuto un grande aiuto dalle indicazioni precise degli sceneggiatori e del regista», dice Turner che parla della “magia” creatasi sul set con la “bravissima” Matilda. «Ci è stato suggerito di sentirci liberi di abbandonarci alle nostre sensazioni. E così abbiamo fatto. È stata un’esperienza straordinaria con il cast, i costumi stupendi, le location, davvero tutto magico». 
Costato 30 milioni di euro, venduto in oltre 120 Paesi, 3 anni di lavoro, 5 mesi di riprese, un cast internazionale, il film ha inizio con Leonardo poco più che ventenne; lavora come apprendista nella bottega Del Verrocchio a Firenze, dove incontra Caterina, che posa come modella. Ogni episodio si concentra su una delle opere di Leonardo, alcune ben radicate nella memoria collettiva, altre meno note al grande pubblico. In “Leonardo” c’è una buona dose di fantasia degli autori, Frank Spotniz e Steve Thompson, che hanno inventato ciò che mancava (tanto) a livello storico. Come il processo per risolvere il mistero che è al centro della storia: l’assassinio della musa. Ecco, dunque, che a fronte di un’omosessualità data per certa, c’è un rapporto presunto di grande amicizia e, forse, amore ma platonico con Caterina. Spotniz e Thompson precisano: «Abbiamo cercato di cogliere l’essere umano dietro l’artista e i suoi conflitti con la società».
E Giancarlo Giannini non ha dubbi: «È un lavoro di fantasia. Noi lavoriamo nella finzione, gli attori raccontano delle favole. Quello che non sappiamo, ce lo inventiamo. Da piccoli ci raccontano le favole, da grandi ci pensiamo noi attori. Caterina da Cremona? È un po’ come Dante che parla di Beatrice. Di lei non sappiamo nulla, ma lui ci ha lasciato la Divina Commedia. Leonardo – aggiunge l’attore – è il più grande genio che sia mai esistito. E a me è piaciuto molto fare il Verrocchio, colui che gli ha insegnato la luce e la sua trasparenza. C’è una scena in cui Verrocchio dipingeva il Battesimo di Cristo e Leonardo lo aiuta. Questo dipinge un angelo così bello che Verrocchio esclama: “L’allievo ha battuto il maestro”».
 
 
ORIETTA CICCHINELLI

22 Marzo 2021
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