decreto sostegni
9:50 pm, 19 Marzo 21 calendario

Stralcio vecchie cartelle ma con un tetto di reddito

Di: Redazione Metronews
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Il Governo ha dato via libera al decreto legge Sostegni.  “Una operazione da 32 miliardi che è ancora parziale e sarà corretta con un nuovo scostamento con il Def ad Aprile”,  ha detto Mario Draghi dopo un pomeriggio di trattative per sciogliere il nodo delle cartelle esattoriali, che ha fatto slittare di oltre due ore l’avvio della riunione, vara l’atteso decreto Sostegni che stanzia 32 miliardi a sostegno delle categorie colpite dalla crisi economica a seguito dell’emergenza sanitaria. 
E’ il presidente del Consiglio, Mario Draghi, assieme al ministro dell’Economia Daniele Franco e al titolare del Lavoro, Andrea Orlando, a illustrare le misure contenute nel provvedimento. Un decreto, premette subito il premier, che rappresenta una “risposta consistente ma parziale, il massimo che potevamo fare”. Detto questo, sottolinea Draghi, l’obiettivo è di “dare più soldi a tutti il più velocemente possibile”, attraverso anche la decisione di abbandonare il criterio dei codici Ateco, che molto ha fatto discutere nel recente passato, perché questo 2021 “è un anno in cui non si chiedono soldi ma si danno”.
Draghi annuncia che “i pagamenti inizieranno l’8 aprile” in modo che “11 miliardi” comincino a circolare già dal prossimo mese. Quanto al discusso tema delle cartelle esattoriali, il premier ammette che si tratta di un “condono”, ma “molto limitato” e che “aiuterà la lotta all’evasione”. Il premier tiene però a sottolineare: “E’ chiaro che lo Stato non ha più funzionato, uno Stato che ha permesso l’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa”. Si procederà difatti a “una modifica della riscossione, una piccola riforma della riscossione”. Draghi rivendica quindi “un intervento significativo verso i meno abbienti, a partire da chi ha perso il sussidio di disoccupazione e chi ha perso il lavoro: c’è l’estensione del reddito di emergenza sia della platea che degli importi stanziati”. ​In conferenza stampa il presidente del Consiglio ha affrontato anche il tema dei vaccini e della scuola, garantendo che “sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà, almeno fino alla prima media”.
Prosegue fino al 30 giugno il blocco dei licenziamenti negli ambiti in cui esistono strumenti autonomi di cassa integrazione ordinaria, mentre per le piccole imprese che non dispongono di strumenti ordinari il blocco licenziamenti sarà fino al 31 ottobre. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. ha precisato che “si prosegue fino ad autunno negli ambiti in cui questi strumenti non esistono anche in vista della riforma degli ammortizzatori sociali”.
Previsti ristori per circa tre milioni di imprese che hanno subito una perdita di fatturato di almeno il 30%, un’indennità una tantum per i lavoratori stagionali di 2.400 euro, oltre 3 miliardi per la proroga della cassa integrazione, 5 miliardi per il piano vaccinale che consentirà di somministrare le dosi in farmacia e altri 3 miliardi per gli enti locali. 
Sul piatto 11 miliardi di euro per risarcire circa tre milioni di partite Iva, tra imprese e professionisti, con fatturato fino a 10 milioni di euro che abbiano registrato perdite di almeno il 30%. Ci sarà anche un fondo ad hoc per la filiera della montagna colpita dalla chiusura degli impianti di sci, che beneficerà anche dei contributi a fondo perduto previsti per le partite Iva.
Verrà inoltre rifinanziato per 1,5 miliardi il fondo istituito con la manovra per ridurre i contributi degli autonomi e sarà prevista un’indennità una tantum per tre mesi di 2.400 euro per gli stagionali, i lavoratori dello spettacolo e termali: si tratta di circa 400.000 soggetti per uno stanziamento complessivo di 900 milioni. Sul piatto anche circa 100 milioni per risarcire il settore del wedding, fiere ed eventi. Previste indennità anche per circa 200.000 lavoratori sportivi. 
Stralcio delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro, con un tetto di reddito di 30.000 euro, affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 31 dicembre 2010. Lo prevede l’ultima bozza del decreto Sostegni varato dal governo.    “Sono automaticamente annullati i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010”, si legge nella bozza, se relativi “a persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro e dei soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro”. 
Per la sanità saranno stanziati 5 miliardi: 2,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali, 400 milioni per la gestione commissariale dell’emergenza, 200 milioni per l’avvio della produzione dei vaccini in Italia e 350 milioni per la campagna vaccinale che consentirà ai farmacisti di somministrare le dosi dopo aver svolto un corso di formazione. In pista per le vaccinazioni anche gli infermieri.
Il decreto legge Sostegni prevede 300 milioni di euro per sostenere le istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza sanitaria, sia sotto il profilo dell’acquisto di strumenti e della predisposizione di servizi per la sicurezza di studentesse, studenti e personale, sia nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa, il recupero della socialità, il consolidamento degli apprendimenti. Si tratta di risorse che saranno gestite dal ministero dell’Istruzione.   “Il governo – sottolinea il ministro dell’Istruzione,Patrizio Bianchi – ha riconosciuto, dentro un provvedimento che mette in campo interventi dello Stato a favore della ripresa del Paese, l’importanza strategica della scuola”. Due le voci presenti per l’Istruzione. “Ci sono risorse per il ritorno in sicurezza, quanto prima, a tutte le attività in presenza – spiega il Ministro -. E ci sono risorse per accompagnare la chiusura dell’anno scolastico e la costruzione di un ponte verso il prossimo, per il recupero di competenze e socialità. Siamo al lavoro per integrare ulteriormente gli stanziamenti dedicati al potenziamento dell’offerta formativa”. 

19 Marzo 2021
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