Lavoro
3:21 pm, 16 Marzo 21 calendario

Orlando, fino ad ottobre senza cig stop ai licenziamenti

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il Governo prorogherà fino al prossimo giugno il blocco dei licenziamenti per quei lavoratori che dispongono di ammortizzatori sociali ordinari come la cassa integrazione, mentre per tutti gli altri si andrà fino a ottobre, consentendo così di varare una riforma degli ammortizzatori sociali. Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso di un intervento a “Radio Anch’io”, spiegando che entro marzo-aprile dovrebbe essere pronto il nuovo documento politico che mette i paletti e stabilisce come dovrà funzionare il nuovo ammortizzatore sociale. Per lo stop ai licenziamenti, afferma Orlando, «il governo precedente aveva fissato il termine di marzo, noi lo portiamo a giugno per quei lavoratori che dispongono di strumenti come ammortizzatori sociali ordinari o la cassa integrazione. Per tutti gli altri si andrà ad ottobre, consentendo così di varare anche una riforma degli ammortizzatori sociali».
Sul reddito di cittadinanza, dice poi, «stiamo lavorando. Abbiamo costituito un comitato previsto dalla legge, ma mai costituito: faremo una analisi di quanto avvenuto». Per Orlando «si deve lavorare in due direzioni: rafforzare la parte che spinge verso le politiche attive del lavoro e contemporaneamente superare alcuni ostacoli che precludono l’accesso al reddito», anche «attraverso un confronto con chi chi è stato chiamato ad applicarlo sul territorio. Non dobbiamo disincentivare la ricerca del lavoro». Per il reddito d’emergenza, invece, «si allargherà la base: si sta lavorando per allargarla – spiega Orlando – perchè «ci sono persone che non possono accedere» allo strumento. «Si tratta di allargare i requisiti», ha aggiunto, spiegando che l’obiettivo è quello di «allargare la coperta per coprire le persone che si sono trovate improvvisamente in una situazione di difficoltà». Infine il tema pensioni: il ministero del Lavoro riaprirà il tavolo, ha assicurato Orlando, «ma adesso dobbiamo pensare alle emergenze, che sono innanzitutto la riforma degli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro»,. Perchè, è la riflessione, «ci troveremo a gestire una situazione difficilissima su questo fronte. Inoltre, le altre due cose che dobbiamo affrontare immediatamente sono la crescita della disoccupazione femminile e le vaccinazioni sui luoghi di lavoro. Una volta impostati questi quattro punti che emergono dal quadro che stiamo vivendo – conclude – apriremo un confronto anche sul tema delle pensioni».

16 Marzo 2021
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