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12:00 pm, 12 Ottobre 24 calendario

Piantedosi: «Dalla prossima settimana primi arrivi di migranti nei centri in Albania»

Di: Redazione Metronews
Piantedosi
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«Contiamo di partire già dalla prossima settimana, poi speriamo di no: perché significherebbe non aver bisogno di portare lì delle persone. Tutto dipende da ciò che accade nel Mediterraneo e dalle attività dei trafficanti». Queste le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in merito ai centri di accoglienza realizzati in Albania. «Noi siamo pronti dalla prossima settimana – ha confermato Piantedosinon ci sarà nessuna cerimonia di apertura, ci andrò se necessario per ricognizione. I centri che stiamo realizzando in Albania sono analoghi a quelli realizzati sul territorio nazionale, sono di contenimento leggero, non sono Cpr anche se una parte è dedicato al trattenimento e all’espulsione. Non c’è il filo spinato, ma l’assistenza: viene data la possibilità di fare domanda di protezione internazionale e vederla risolta nel giro di pochi giorni. Se il sistema manifesterà tempi rapidi, per sapere se le persone sono ammissibili di protezione internazionale o meno, e quindi da espellere e da riportare indietro, ci sarà sicuramente un fattore di deterrenza», ha concluso il ministro.

Piantedosi su allarme antisemitismo

Piantedosi, smentendo qualsiasi velleità di volersi candidare a Governatore della Regione Campania, ha poi trattato il tema dell’antisemitismo. «Bisogna fare molta attenzione a frange estreme che possano praticare un antisemitismo in forme anche violente e riportarci ad altre epoche della storia – ha precisato – occorre tenere gli ambiti distinti: la legittima critica alle azioni di un governo non può fare da copertura o da giustificazione ad un antisemitismo di ritorno, non è tollerabile bruciare le bandiere di Israele o esporre cartelli che indicano Liliana Segre come agente sionista». Il ministro ha poi accennato al caso del bancario “spione”: «In un’azione sistematica di spionaggio e dossieraggio di grandi personaggi politici, in gran parte appartenenti ad una parte politica, è chiaro che è forte il sospetto della volontà di creare un’alterazione del percorso democratico. Il tutto finalizzato alla delegittimazione e alla destabilizzazione del quadro politico. Spetta alle indagini giudiziarie – ha poi aggiunto – fare chiarezza ma si tratta di fenomeni preoccupanti».

«Davanti ai giudici posizione politica»

Infine Piantedosi a fatto riferimento al processo Open Arms: «C’è una valenza politica nell’avere consegnato un ministro a un processo politico, ma non è colpa della magistratura che fa il suo dovere, le è stato consegnato dalla politica stessa come purtroppo spesso avviene». Per il titolare del Viminale si può parlare di «un processo politico nei limiti e nei termini in cui si processa e si è portata davanti al giudice penale quella che era una posizione politica, condivisibile o meno, ma legittima da parte di un rappresentante del governo. Ma io non penso che l’anomalia di avere tradotto in un procedimento giudiziario una posizione politica sia attribuibile alla magistratura perchè quel processo è stato consegnato alla giurisdizione ordinaria dal Senato e peraltro da gruppi parlamentari che in casi identici qualche mese prima avevano adottato decisioni completamente diverse».

12 Ottobre 2024
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