Il senso di un Paese
4:32 pm, 30 Settembre 24 calendario
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Il senso di un Paese a Barbarano Romano con il Circo Diatonico

Di: Redazione Metronews
Il senso di un paese
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Alla ricerca di cosa parliamo quando parliamo di paese, di piccolo fazzoletto di terra natale o semplicemente di luogo oltre il ritmo e i tempi della città, di luogo (quasi ) perduto. Non è un caso che si chiami proprio Il senso di un Paese la IV edizione del festival di Barbarano Romano in partenza il 4 ottobre.

Festival in cerca di tutto ciò che oggi può significare vivere in un mondo a parte. E in cerca del significato che la Natura ha in un presente che tende a massacrarla. Dedicato allora a chi sa ancora amarla e  ai piccoli centri nel cuore del Parco Marturanum, che quest’anno festeggia 40 anni.

Il senso di un Paese IV edizione

Per festeggiare il compleanno la  kermesse ospiterà il concerto del Circo Diatonico e la performance dei ballerini della Tanz Company Gervasi di Vienna. Ma anche un focus su ambiente, cultura e cinema con il regista Riccardo Milani, autore del film “Un mondo a parte”. Un bel film che zooma proprio sulle difficoltà che si trovano ad affrontare oggi le piccole comunità d’Italia.

“Si tratta di una kermesse del sentire e del vedere, ma anche di un’occasione per riflettere cosa significhi vivere in un piccolo centro nella società globalizzata, oltre le sirene del turismo di massa – spiega il regista Gianfranco Pannone che ha ideato il festival con Maria Cristina Locori e Raimondo Fortuna –. Vorremmo che Il senso di un Paese diventasse un punto di riferimento per chi vuole interrogarsi, anche divertendosi, sulle sorti dell’Italia interna. Quella cioè dei centri che rischiano di spopolarsi e delle aree protette. Quella, in sintesi, delle piccole comunità raccontate in Un mondo a parte, opera di Riccardo Milani, il film più visto nelle sale italiane questa estate, o in un libro prezioso, Italia vuota, di Filippo Tantillo che presenterà in occasione del nostro piccolo Festival”. 

E , allora, via in questo  lungo week end che racconta il paese e il suo parco che si estende per circa 1240 ettari e dove resiste una delle aree archeologiche etrusche più importanti della Tuscia. Quella di San Giuliano, attraverso un programma di cinema e letteratura, danza e musica, incontri e convegni sull’ambiente. Ma anche passeggiate e degustazioni.

Corposo programma a ingresso libero

La cerimonia di apertura, prevista per venerdì 4 ottobre, alle ore 10.00 presso la Sala Sant’Angelo, con i saluti del Sindaco di Barbarano Romano, Rinaldo Marchesi, e delle autorità. Mattinata con focus sull’ambiente, fauna e clima, a partire dalle ore 10.30, con “Il futuro della vita selvatica in Italia e il ruolo delle aree naturali protette” e l’intervento di Francesco Petretti, biologo, ornitologo e divulgatore scientifico.

Segue, alle ore 11.15, “I 40 anni del Parco Regionale Marturanum, evoluzione di un territorio e di una comunità” alla presenza del Direttore Generale del Parco, Stefano Celletti. Per proseguire, alle ore 12, con “Parco a emissioni zero: azioni locali di contrasto alla crisi climatica’’ di Roberto Papi.

Si chiude in bontà con un buffet di prodotti biologici a km zero, alle ore 13.Il Festival si apre, alle ore 16.15 presso il suggestivo Belvedere, con l’attore Ermanno Manzetti che legge ‘’L’uomo che piantava gli alberi’’ di Jean Giono, racconto sulla parabola uomo – natura.

Il patrimonio archeologico e la sua tutela

Alle ore 17, invece, è tempo di “Ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio storico – archeologico’’. Con interventi di Davide Zori, Colleen Zori e J. Aprile della Baylor University, Texas, Barbara Barbaro e Gloria Galanti della Soprintendenza Etruria Meridionale, Alessandro Mandolesi, Stephan Steingräber, Maria Rosa Lucidi del Museo delle Necropoli rupestri.

Spazio poi al racconto cinematografico, alle ore 21, in Piazza Marconi, con la proiezione del film “Un mondo a parte” del regista Riccardo Milani, vincitrice del Nastro d’argento 2024 come miglior commedia, interpretata da Antonio Albanese e Virginia Raffaele, sul tema dello spopolamento nei piccoli borghi e la chiusura delle scuole. L’autore interverrà in collegamento video per rispondere alle domande del pubblico.La rassegna continua – sabato 5 alle ore 10 nella Sala Sant’Angelo – con “‘Il patrimonio naturale dei siti Natura 2000 nella Riserva Naturale del Monte Rufeno e nel Parco Regionale Marturanum’’, intervengono Antonella Palombi, Fabio Maneli, Egidio Fulco, Emiliano Mori, Leonardo Ancillotto e Vincenzo Ferri.

Incontri e premi

Si continua, alle ore 11.30 con “Che animali si vedono? I monitoraggi nell’Area Protetta” a cura del guardiaparco, alle ore 16.30, in piazza Marconi, con il concerto della Banda Comunale, seguono alle 17.30 sempre a Sant’Angelo due nuovi approfondimenti: “Natura è benessere” con Maurilio Cipparone (formazione Consorzio Università Cursa) e “Progetti di prevenzione attraverso la promozione del movimento” con Lorenzina Fiocchetti (ASL VT).Alle ore 18.30 è la volta di “Paesi e dintorni”, riflessione sul futuro di una parte dei paesi italiani ancora ai margini e incontro con Filippo Tantillo, ricercatore e autore del libro “Italia Vuota – viaggio nelle aree interne”. Dialogano con lui Raimondo Fortuna e Gianfranco Pannone.

Si prosegue, alle 19.30, con la ì consegna dei riconoscimenti “Amici di Barbarano Romano e della Tuscia” alla presenza del Sindaco Marchesi. Spazio poi alle note, alle ore 21. Con il concerto prodotto da Musica per Roma, con il sostegno del MIC – Direzione generale dello Spettacolo “Festa! La musica e i Paesi’’ del Circo Diatonico. La banda di fiati, guidata dall’organetto di Clara Graziano, propone un repertorio ispirato alla poetica e sonorità del circo con influenze jazz, echi balcanici e richiami alla musica popolare italiana.Si chiude, domenica 6 ottobre al Museo Naturalistico “F. Spallone” con una visita guida al parco (alle ore 9:30) e laboratori didattici per i più piccoli (dalle ore 10-12).

Il senso di un Paese e la Festa dell’uva

Alle ore 11, nella centralissima piazza Marconi, prende il via la storica Festa dell’uva, organizzata dalla Pro loco di Barbarano Romano. Finale a passo di danza – alle ore 18.45 nell’area artigianale San Quirico – con la performance “Indefinite White Horn” curata dalla Tanz Company Gervasi di Vienna, fondata da Elio Gervasi, nel 1986, e attiva sul territorio di Barbarano per più mesi con i suoi giovani allievi provenienti da diversi paesi europei.

Sei ballerini in balia di continui cambiamenti del loro io interiore sperimentano e moltiplicano i loro movimenti. In questo esperimento congiunto, ciò che è represso irrompe improvvisamente nello spirito di Carl Gustav Jung: “Tutto quello che sei, ma non vorresti mai essere”. Brindisi finale con vini della Tuscia.

30 Settembre 2024
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