Femminicidio di Torino, è giallo sul braccialetto elettronico
Era disattivato il braccialetto elettronico indossato da Abdelkader Ben Alaya, il 48enne che lunedì scorso, in via Cigna 66, ha ucciso Roua Nabi, l’ex moglie 34enne, davanti agli occhi dei figli di 12 e 13 anni, nella casa in cui i tre vivevano.
Il braccialetto elettronico era disattivato quando il 48enne ha ucciso l’ex moglie
L’allarme che sarebbe dovuto scattare nel momento in cui l’uomo avesse violato la distanza di 500 metri da quell’appartamento, come deciso dai giudici, non è mai scattato e non sarebbe mai arrivato alla centrale di polizia.
Aperto un secondo fascicolo di indagine
Per questo gli inquirenti hanno aperto un secondo fascicolo d’indagine. Il pm Giuseppe Drammis, che indaga anche sulla morte della donna, è certo del fatto che Alaya quel braccialetto lo ha sempre indossato, anche quando ha ucciso a coltellate l’ex moglie.
Per l’omicida sarebbe stata la ex a disattivare il braccialetto elettronico
Due le ipotesi al vaglio. La prima si basa su quanto riferito dall’uomo per il quale sarebbe stata proprio la ex a disattivarlo dopo aver deciso di dare una nuova possibilità all’ex marito. Ipotesi che però cozza con quanto riferito da diversi testimoni che continuano a raccontare di liti terribili tra i due.
La seconda ipotesi punta sulla possibilità che sarebbe stato il 48enne stesso a disattivarlo.
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