Hamas promette vendetta dopo l’uccisione del capo militare di Hezbollah Ibrahim Aqil
Hamas piange la morte del capo militare di Hezbollah, Ibrahim Aqil, e promette vendetta per l’attacco aereo israeliano su Beirut costato la vita a 14 miliziani del movimento sciita libanese tra cui 5 comandanti. «Questo crimine commesso dall’occupante è un atto sconsiderato per il quale pagherà un prezzo altissimo, e il sangue del martire, il leader Ibrahim Aqil alimenterà le fiamme che inghiottiranno questa entità artificiale» si legge in una nota di Hamas. Hezbollah ha confermato anche la morte di tre comandanti delle forze speciali Radwan: Ahmed Wahbi, 60 anni, che ha supervisionato le operazioni militari durante la guerra di Gaza, Abu Yaser Atar e Al Hajj Nineveh. Hamas ha ringraziato la Resistenza islamica in Libano per i «grandi sacrifici fatti» per continuare a sostenere il popolo palestinese.
«Situazione molto preoccupante»
Gli Stati Uniti non stanno versando alcuna lacrima per l’uccisione, ieri a Beirut in un raid israeliano, del comandante di Hezbollah Ibrahim Aqil, tuttavia ribadiscono di non essere d’accordo con Israele sull’escalation e sul fatto che una guerra con il Libano faccia raggiungere gli obiettivi prefissati. «Ibrahim Aqil era responsabile dell’attentato all’ambasciata di Beirut 40 anni fa. Quindi nessuno versa una lacrima per lui», ha detto McGurk intervenendo alla conferenza del Consiglio israelo-americano a Washington. «Detto questo – ha subito aggiunto – abbiamo dei disaccordi con gli israeliani sulle tattiche e su come si misura il rischio di escalation. È una situazione molto preoccupante. Sono molto fiducioso che attraverso la diplomazia, la deterrenza e altri mezzi riusciremo ad uscirne».
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