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4:12 pm, 19 Settembre 24 calendario
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Il Lamone rompe gli argini, evacuazioni a Ravenna. Due dispersi a Bagnacavallo

Di: Redazione Metronews
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Il cattivo tempo mette ancora in ginocchio l’Emilia Romagna che rivive l’incubo dell’alluvione del maggio 2023. Le piogge che continuano a cadere incessanti potrebbero causare, come si legge nel bollettino delle condizioni meteorologiche, frane, straripamenti e ruscellamenti. Nelle ultime ore sono diversi i fiumi esondati, tra cui il Senio e il Lamone, che hanno costretto migliaia di persone ad essere evacuate. Particolarmente colpita la zona del ravennate ma anche quella del Bolognese e Forlì.

Nel Ravennate scuole e servizi chiusi anche domani

Vista la situazione causata dagli eventi meteorologici che stanno interessando il territorio, il Comune di Ravenna ha previsto, anche per giornata di domani, la chiusura dei servizi educativi, delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le università e l’alta formazione artistica e musicale, dei centri di formazione professionale (IeFP), dei centri ricreativi e di aggregazione giovanile, delle biblioteche e dei musei, dei centri diurni per anziani e disabili e dei centri socio-occupazionali per disabili e degli impianti sportivi. Chiusi anche i cimiteri, parchi, giardini e pinete. Vietato l’accesso alle aree fluviali. Da domani prestare particolare attenzione se si accede all’arenile e alle dighe foranee; possibili i mercati, salvo che non si svolgano in aree soggette a evacuazioni.

Prorogata anche per domani allerta rossa nel Ravennate

Dalla mezzanotte di oggi a quella di domani sarà prorogata l’allerta meteo rossa per criticità idraulica e idrogeologica nel Ravennate, come disposto dalla Protezione civile. Lo ha fatto sapere, con una nota, l’amministrazione comunale di Ravenna, ricordando come fino alla mezzanotte di oggi sia attiva l’allerta rossa per criticità idraulica e idrogeologica gialla per temporali e criticità costiera. Per la giornata di domani, in considerazione delle elevate precipitazioni cumulate e di quelle previste sulle aree montane centro-orientali, si manterranno livelli idrometrici sostenuti nei tratti montani dei corsi d’acqua. Si prevede un lento esaurimento delle piene in atto nei tratti vallivi dei corsi d’acqua del settore centro-orientale. Le criticità rosse sulla Romagna sono dovute alle gravi problematiche già presenti sul territorio. “Il Centro operativo comunale è attivo e sta monitorando e gestendo tutte le criticità in corso – ha dichiarato il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, prima autorità comunale di Protezione civile -. È assolutamente indispensabile che ciascuno metta in atto tutti i comportamenti utili a tutelare la propria incolumità”.

Prefetto Ravenna: “Situazione critica, è come l’anno scorso”

“La situazione è critica. Abbiamo delle tracimazioni importanti sul Lamone. A Bagnacavallo mi è stato riferito che ci sono due dispersi: una casa sarebbe crollata, una persona era all’interno mentre un’altra è stata vista portata via dalla corrente. Così mi è stato riferito. Non sono stati trovati i corpi, perché qui c’è ancora tanta acqua e non ci può seppure arrivare coi mezzi anfibi ma solo con l’elicottero”. Lo dice a LaPresse il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa in merito al maltempo che si è abbattuto sulla provincia. Una situazione molto simile a quella dell’anno scorso. “Meno fiumi coinvolti ma scenario identico”, ammette. “In questo momento la situazione è critica soprattutto a Cotignola e a Bagnacavallo con le tracimazioni che ci sono state”, spiega. “Ora il tempo sta migliorando per cui i livelli dell’acqua iniziano a scendere. Adesso dobbiamo sperare che si calmi un po’ la corrente. Tutti i mezzi di soccorso sono sul posto per mettere in salvo le persone, e già ne abbiamo salvate parecchie. Speriamo bene”.

In Emilia Romagna caduti oltre 350 mm di pioggia in 48 ore

Una cumulata massima d’acqua caduta nelle ultime 48 ore che ha superato, in alcuni casi, i 350 millimetri, con picchi massimi, in Emilia-Romagna, nella zona tra Ravenna e Brisighella. Quattro i bacini interessati, nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, con tracimazioni. Oltre un migliaio le persone evacuate, cui 800 solo nel ravennate. Sono i primi effetti della pesante ondata di maltempo causata dagli effetti del ciclone Boris che, arrivato in Italia, si è abbattuta con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese. “Un dato, su tutti: nel maggio 2023 furono 400-450 i millimetri d’acqua caduta, ma in due alluvioni; ora, in un unico evento, si sono superati, in alcune aree, i 350 millimetri” sottolinea la Regione in una nota. Oltre 200 gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco. Colonne mobili nazionali del volontariato di Ana (Alpini) e Misericordia e delle Regioni Veneto, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Lombardia sono già operative in Emilia-Romagna con più di 500 volontari. In arrivo anche quelle di Liguria, Lazio, Marche e Umbria. L’Agenzia regionale ha immediatamente attivato più di 100 volontari. Confermata anche per domani, venerdì 20 settembre, l’allerta rossa in Romagna e nel Bolognese per criticità idraulica e idrogeologica dovute alle gravi problematiche già presenti sul territorio, mentre nel Modenese l’allerta è arancione.

Bignami: “Due dispersi a Bagnacavallo”

“Il capo della Protezione Civile Ciciliano mi dà notizia che risultano due dispersi a Bagnacavallo per il crollo di un tetto su cui si erano rifugiati. A Bagnacavallo era stato dato l’ordine di evacuazione“. Lo comunica il vice ministro delle infrastrutture e trasporti, Galeazzo Bignami, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Lamone rompe gli argini: evacuazione residenti

Il Comune di Ravenna “ha emanato un’ordinanza che prevede la totale evacuazione di tutti i residenti del comune di Ravenna che vivono nell’area all’interno del perimetro delineato dalla strada provinciale 24 via Basilica a est, dalla via Reale strada statale 16 a sud, dal confine comunale a ovest e dal canale destra Reno a nord”. Lo comunica su Facebook il sindaco Michele de Pascale. “La rottura dell’argine del Lamone in sinistra idraulica in località Traversara a Bagnacavallo ha infatti determinato una fortissima situazione di pericolo in tutto il territorio a nord del Lamone sia nel territorio del comune di Bagnacavallo che nel territorio del comune di Ravenna. Chi non ha la possibilità di trovare una collocazione alternativa può recarsi al Pala De Andrè di Ravenna, aperto come punto di accoglienza”, scrive il sindaco.

Musumeci: “Compito prevenzione strutturale è delle Regioni”

“Il compito della prevenzione strutturale e infrastrutturale è di competenza delle Regioni, e in più, da un decennio a questa parte, tutti i presidenti di Regione sono stati nominati commissari dello Stato per la lotta contro il dissesto idrogeologico e per occuparsi anche di contrasto all’erosione costiera, per le regioni bagnate dal mare. Le regioni assumono una funzione importante da protagonisti in materia di prevenzione e gestione del rischio“. Lo ha detto il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

19 Settembre 2024
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