Leopardi di Rubini a Venezia: Poeta spregiudicato e senza gobba
Leopardi il poeta dell’infinito by Sergio Rubini si svela finalmente alla Mostra del cinema di Venezia 2024.
Leopardi il poeta dell’infinito secondo Sergio Rubini
«Con i miei sceneggiatori abbiamo scoperto un intellettuale multiforme, spregiudicato, completamente diverso da quello studiato a scuola. Leopardi è stata una figura di intellettuale tirata per la giacchetta da tutti: hanno cercato di farlo diventare un uomo del Risorgimento, un nichilista. Tutti cercavano di portalo dalla sua parte, ma lui era spregiudicato, sempre giovane. Abbiamo fatto un Leopardi senza gobba, più indipendente». Così il regista e attore Sergion Rubini in presentando il film tv Leopardi il poeta dell’infinito da lui diretto e interpretato da Leonardo Maltese, Cristiano Caccamo, Valentina Cervi, Alessandro Preziosi e Alessio Boni, presentato oggi fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia.
Tra Leopardi e l’Amadeus di Milos Forman
«Volevamo divulgare il suo pensiero mi sono ispirato ad Amadeus in cui Milos Forman raccontò il pensiero di Mozart prendendosi delle licenze (il compositore austriaco e Salieri non si incontrarono mai, ma nel film questo incontro c’è). Anche noi ci siamo presi delle licenze. Noi vogliamo far conoscere questo poeta mostrandolo sotto una luce sempre diversa, valorizzando il suo pensiero – dice Rubini – noi raccontiamo anche il Leopardi comico delle ‘Operette moralì. Leopardi è stato anche un poeta esistenzialista, che all’inizio dell’Ottocento non esisteva. Il nostro pubblico d’elezione è quello dei giovani».
Sulla scelta di fare un film in due puntate spiega: «Ho puntato sulla Rai, sulla televisione. Sono un regista di cinema ma credo che debba rinnovarsi anche attraverso la televisione. Dobbiamo mescolarci sugli altri e dobbiamo puntare sulla nostra identità. La Rai ha dimostrato di voler puntare su questo, c’è tanto amore dietro questo progetto» conclude Rubini.
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