Via Comisso, Consiglio di Stato: l’ex scuola ospiterà i più fragili
Via Comisso, Consiglio di Stato: l’ex scuola della Ferratella ospiterà i più fragili. Il progetto rientra tra quelli finanziati dal Pnrr.
Via Comisso, Consiglio di Stato: l’ex scuola ospiterà i più fragili
La settima sezione del Consiglio di Stato con la sentenza 5029/2024 resa nota lo scorso 12 agosto, ha respinto l’appello che portava la firma di Livio Giuliani e Emiliano Furfaro. Quest’ultimo era tra gli amministratori della pagine Facebook del Comitato di Quartiere Eur Ferratella.
I due avevano già presentato un ricorso al Tar Lazio, contro il progetto di inclusione nell’ex scuola. Ma i giudici amministrativi lo scorso aprile lo avevano dichiarato inammissibile.
Il secondo ricorso respinto
Nel ricorso al Consiglio di Stato Furfaro e Giuliani avevano ripresentato tutti i motivi già proposti al Tar, compreso il rilievo della vicinanza tra le loro case di abitazione e l’immobile comunale, dove è prevista la realizzazione dei due progetti che fanno riferimento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nell’ambito della Missione 5 “inclusione e coesione”.
La fake news sui 300 senza fissa dimora
Case che, a loro dire, si sarebbero svalutate a causa della prossimità di un immobile destinato, tra l’altro, ad un numero di massimo 22 senza fissa dimora – e non di 300 come continuamente evocati sui social da componenti del Comitato di Quartiere – e che già, peraltro, ospita la Banca del Tempo, il Comitato Roma9 della Croce Rossa e la Coop. Il Tetto. Ventidue senza fissa dimora che saranno ospitati in due servizi denominati “housing first” e “stazione di posta”.
Si chiude così, si spera definitivamente, una vicenda che ha visti schierati, da una parte, il direttivo del Comitato di Quartiere – da sempre contrarissimo al progetto housing sociale – che aveva fatto della battaglia, tutta politica, contro i progetti di inclusione e coesione nella ex scuola il perno della sua attività agitando lo spettro della paura e della sicurezza; dall’altra, la più parte degli abitanti del quartiere Ferratella che ha sempre visto con favore gesti concreti nel segno della comprensione verso le persone meno fortunate.
Le spese legali a carico dei due ricorrenti
Il Consiglio di Stato ha anche condannato Furfaro e Giuliani «a rifondere in favore di Roma Capitale e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali la somma di euro 1.500,00 ciascuno, e così per complessivi euro 3.000,00, il tutto oltre spese generali, IVA e CPA se dovute come per legge».
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