Hamas non parteciperà ai negoziati ma Biden spera che l’Iran si fermi
La tensione in Medio Oriente rimane altissima, in attesa del nuovo tentativo di negoziati previsto per il 15 agosto. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, spera che un eventuale accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza possa dissuadere l’Iran dall’attaccare Israele, anche se al momento sembra difficile una tregua tra lo Stato ebraico e il movimento islamista terrorista che, tra l’altro, non parteciperà ai negoziati.
“Questa è la mia aspettativa”, ha risposto Biden a New Orleans, nello stato della Louisiana, a un gruppo di giornalisti che gli chiedevano se poteva essere evitato un attacco dell’Iran contro Israele. “Vedremo cosa farà l’Iran e vedremo cosa succederebbe se ci fosse un attacco. Ma non mi arrenderò”, ha aggiunto il presidente Usa.
Le dichiarazioni di Biden arrivano in un momento di forte tensione in Medio Oriente, dove si prevede che l’Iran attaccherà Israele come rappresaglia per l’assassinio di due leader islamici di Hamas e Hezbollah.
Il gruppo islamico Hamas ha lanciato due razzi dalla Striscia di Gaza, uno dei quali è caduto nel mare al largo di Tel Aviv, ha riferito l’esercito israeliano, che è in massima allerta per la possibilità di un attacco imminente da parte dell’Iran e delle milizie alleate.
L’attacco è avvenuto lo stesso giorno in cui il governo degli Stati Uniti ha approvato la vendita a Israele di un grosso pacchetto di armi militari del valore di 20 miliardi di dollari (circa 18.192 milioni di euro), tra cui 50 aerei da caccia F-15 che saranno consegnati a partire dal 2029.
Il tavolo dei negoziati
Giovedì 15 agosto è previsto un incontro convocato da Stati Uniti, Egitto e Qatar in qualità di mediatori per cercare di rilanciare i negoziati per un cessate il fuoco – nonché per la liberazione degli ostaggi – tra Israele e Hamas, rimasti in sospeso dopo l’assassinio di Ismail Haniyeh, leader politico del movimento islamista, a Teheran il 31 luglio.
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