Italia, attacco con le polveri bagnate

Italia, che fine ha fatto l’attacco? Alla vigilia del nuovo Europeo è scoppiata la pandemia da mancanza di gol per i bomber dell’Italia campione d’Europa in carica. Basta un dato: nella top 10 dei marcatori della Serie A è presente un solo italiano. Per ora insomma gli attaccanti azzurri hanno le polveri decisamente bagnate.

Italia, i numero dell’attacco

I numeri del resto parlano chiaro: otto gol per il 34enne Immobile (se prendiamo in considerazione tutte le competizioni, perchè in campionato ne ha fatti 5), sette per Scamacca, cinque per Retegui, quattro per Raspadori. E addirittura zero per Kean, il bianconero che piace molto a Spalletti. Chi li farà i gol all’Europeo?

Eppure questa è la stessa Italia che ha piegato la Macedonia del Nord con una pioggia di gol (5-2 all’Olimpico nel match di  qualificazioni al Mondiale). Una partita che ha dimostrato una volta di più l’abilità di mister Spalletti di mettere gli attaccanti davanti alla porta tramite un gioco fatto di verticalità e sponde. Ma basterà contro le big che incontreremo nel Girone?

Non solo attualmente gli attaccanti non segnano, ma – tranne Retegui – nemmeno giocano. Per un motivo o per un altro infatti – infortuni, scelte tecniche – la scarsa continuità è un fatto innegabile. Tanto che se guardiamo la classifica marcatori il primo calciatore in odore di azzurro che troviamo è Berardi (9 reti), mentre Scamacca e Chiesa sono in sedicesima posizione. Qualcuno obietta che la stessa cosa si disse anche di Paolo Rossi prima del Mundial ’82 (dove alla fine risultò  capocannoniere) ma insomma, non sembra questo il caso.

Zaniolo all’Aston Villa gioca bene e spacca le partite con le sue giocare dirompenti. Ma finora ha gonfiato solo due volte la rete. Spalletti lo sa e lavora quindi sulle alternative, ma oltre a Pinamonti e Lucca (che dall’Ajax è sbarcato all’Udinese, dove sta facendo bene) c’è davvero poco materiale.