«Mattarella non è il mio presidente»: carabiniere trasferito
Sarà trasferito il carabiniere ripreso in un video che circola sui social media e siti d’informazione mentre durante il corteo pro Palestina di sabato scorso a Milano dice a una manifestante di non riconoscere Mattarella come il suo presidente.
«Mattarella non è il mio presidente»: carabiniere trasferito
«E’ stata già informata l’Autorità Giudiziaria Ordinaria e quella Militare, e nei confronti del militare, con immediatezza, saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti necessari, sia di natura disciplinare sia
d’impiego, trasferendolo in incarico non operativo», scrive il Comando generale dei carabinieri in un comunicato.
L’indagine della procura
La Procura di Milano aprirà un fascicolo sul carabiniere che parlando a una manifestante alla manifestazione pro Palestina di sabato scorso ha detto di non riconoscere Mattarella come il suo presidente. Prima si attende però l’informativa del comando provinciale di Milano. Dalla lettura e dall’analisi dei video circolati in rete il procuratore Marcello Viola valuterà quale eventuale ipotesi di reato si possa contestare al militare.
I fatti
Lo scambio di battute tra il carabiniere e una manifestante è avvenuto durante la manifestazione pro-Palestina di sabato scorso, 27 gennaio. La donna, come si vede nei video della giornata, è in prima fila di fronte ai cordoni delle Forze dell’ordine schierati in assetto antisommossa. Quando fa una domanda all’agente – «Cosa ha detto il vostro Presidente?» – riceve la risposta choc: «Con tutto il rispetto, signora, non è il mio Presidente». «No? E di che paese è?», incalza la signora, alla quale il carabiniere replica: «No! Io non l’ho votato, non lo sento io, non lo riconosco, non l’ho scelto io».
(Immagine di repertorio)
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