attacco di hamas a israele
12:02 pm, 21 Dicembre 23 calendario
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Netanyahu: “Avanti fino alla fine”. Allarme Oms: “A Gaza un mix tra fame e malattie”

Di: Redazione Metronews
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La guerra in Medioriente è giunta al giorno 76. Il capo del comando meridionale delle forze israeliane, il maggiore generale Yaron Finkelman, afferma che l’esercito si trova in “un’altra fase significativa dell’offensiva, in nuove aree”. Hamas rifiuta la proposta dello Stato ebraico per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi. Benjamin Netanyahu promette: “La guerra continuerà fino a che Hamas non verrà eliminato, fino alla vittoria”.

“Lo Stato di Israele non può e non vuole riconciliarsi con la minaccia che il terrorista Hezbollah rappresenta per i suoi cittadini” e il “Libano deve e sarà ritenuto responsabile del terrorismo proveniente dal suo territorio“. Così su X Benny Gantz, membro del gabinetto israeliano di guerra, dando conto di un colloquio con la ministra francese degli Esteri, Catherine Colonna. “E’ nell’interesse del Libano trovare una soluzione diplomatica. Israele intraprenderà tutte le azioni necessarie per proteggere i suoi cittadini e garantire il ritorno sicuro alle loro case”, ha proseguito.

Su tavolo proposta 1 ostaggio per 10 palestinesi

Proseguono i negoziati al Cairo per arrivare a una nuova tregua tra Hamas e Israele. Secondo il media libanese al-Akhbar, che cita fonti egiziane, la proposta sul tavolo prevede che uno scambio secondo un rapporto di uno a 10: un ostaggio israeliano per dieci prigionieri palestinesi. Israele, tuttavia, prima di accettare vorrebbe sapere in anticipo quali detenuti palestinesi sono compresi nell’elenco che verrebbe redatto da Hamas. L’Egitto avrebbe anche chiesto ai miliziani di fornire informazioni sulle condizioni dei 40 ostaggi che Israele vorrebbe fossero liberati per primi. Una lista che comprende tra cui donne, anziani e malati. Al-Akhbar afferma che i mediatori americani avrebbero assicurato al Qatar che stanno esercitando pressioni su Tel Aviv per arrivare a una pausa più lunga rispetto all’ultima, durata solo una settimana, in modo da prolungare il periodo degli scambi tra ostaggi e prigionieri e far entrare più aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

Onu, Israele ha ordinato altre evacuazioni da Khan Younis

Nella giornata di ieri le forze israeliane avrebbero ordinato “l’evacuazione immediata” di ampie aree di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera, citando l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). L’ordine, in particolare, riguarda circa il 20% dell’aera di Khan Younis, una delle città più colpite nelle ultime ondate di raid sull’enclave.

Oms, nessun ospedale funzionante in nord Gaza

Nessun ospedale sarebbe funzionante nel nord della Striscia di Gaza. Lo afferma l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Richard Peeperkorn. Lo riporta Al Jazeera. La zona settentrionale dell’enclave è stata intensamente bombardata e isolata dall’esercito israeliano e ora, al suo interno, nessun ospedale è operativo a causa della mancanza di carburante, di personale e rifornimenti, ha affermato l’Oms. “L’ospedale Al-Ahli è stato l’ultimo, ma ora è minimamente funzionante”, ha spiegato Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms a Gaza.

Oms, preoccupa mix tra fame e malattie a Gaza

“Sono profondamente preoccupato per il mix tossico di malattie, fame e mancanza di igiene e servizi igienico-sanitari che le persone di Gaza stanno affrontando in questo momento.La fame indebolisce le difese dell’organismo e apre la porta alle malattie”. Così su X il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Gaza sta già registrando un’impennata del tasso di epidemie di malattie infettive – ricorda – I casi di diarrea tra i bambini sotto i 5 anni sono 25 volte superiori a quelli del periodo pre-bellico. Tali malattie possono essere letali per i bambini malnutriti, soprattutto in assenza di servizi sanitari funzionanti. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco adesso”.

 Iran: “Accordo tregua vicino, Usa garantiscano durata”

Un accordo per una tregua nel conflitto tra Hamas e Israele “sembra a portata di mano” e gli Stati Uniti “devono garantire che qualunque cessate il fuoco sia duraturo e porti a una fine del conflitto e dell’assedio umanitario” nei territori palestinesi. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, dopo aver incontrato a Doha il premier del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Lo riporta Irna. “I negoziati diplomatici indicano che la regione si sta gradualmente muovendo verso un cessate il fuoco e verso colloqui diretti e indiretti che potrebbero porre fine alla situazione catastrofica a Gaza”, ha affermato Amirabdollahian.

Media Libano, civile uccisa in raid Israele

Una donna libanese sarebbe morta a seguito dei raid israeliani contro la città di Maroun al-Ras, situata nel sud del Libano. Lo riporta The Times of Israel, citando l’agenzia di stampa ufficiale libanese. La vittima si trovava all’interno di casa quando l’abitazione è stata colpita e nel bombardamento sarebbe rimasto ferito il marito. Secondo al-Meyadeen la città è stata raggiunta da 180 attacchi questa mattina. Le forze israeliane di difesa (Idf) avevano in precedenza affermato di aver colpito obiettivi in Libano in risposta ad attacchi di Hezbollah, ma non hanno specificato quali zone siano state bombardate.

Colpiti 230 obiettivi a Gaza, armi in una scuola

Attacchi aerei nella Striscia di Gaza hanno preso di mira 230 obiettivi di Hamas nell’ultimo giorno del conflitto tra Tel Aviv e i miliziani palestinesi. Lo riporta The Times of Israel, citando le forze israeliane di difesa (Idf). Pesanti combattimenti si sono svolti anche nel nord di Gaza, nonostante l’Idf avesse annunciato che nell’area le operazioni militari erano vicine a concludersi. A Jabaliya, afferma l’Idf, una scuola dove si rifugiavano civili è stata sgomberata dalle truppe della 551a Brigata, che all’interno hanno trovato diverse armi appartenenti ad agenti di Hamas.

Bilancio ultimi raid su Khan Younis è di 24 morti

È di almeno 24 morti il bilancio degli ultimi raid condotti dalle forze israeliane nella zona di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa, specificando che nei bombardamenti sono state colpite case e aree che ospitano sfollati vicino all’ospedale europeo della città. L’artiglieria israeliano, spiega Wafa, ha bombardato anche le zone centrali di Khan Younis e un certo numero di aree nel centro della Striscia.

21 Dicembre 2023
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