Il Mar Rosso si sta incendiando: contro gli Houthi una flotta a guida Usa, parte anche la fregata italiana Fasan. I miliziani filo Iran: “Attaccheremo le navi”. Teheran: “Attori indipendenti”, ma intanto schiera 55mila milizie vicine ai Pasdaran
Nelle prossime ora la fregata della Marina Militare Italiana Virgilio Fasan partirà per il Mar Rosso al fine di garantire la protezione dei traffici mercantili.
Il pericolo Houthi
La fregata italiana Fasan nel Mar Rosso
La notizia è emersa questa mattina nel corso di un video collegamento del ministro della Difesa Guido Crosetto a con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti d’America, Lloyd Austin, incentrato proprio sulla missione navale in Mar Rosso.
«Durante il colloquio è stata affermata l’importanza del principio di libera navigazione, valutato l’impatto sul commercio internazionale e discusse le possibili opzioni per garantire la sicurezza delle rotte marittime al fine di prevenire ripercussioni sull’economia internazionale, con pericolose dinamiche sui prezzi delle materie prime. L’Italia farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale, per contrastare l’attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi, che abbiamo già condannato pubblicamente, e per tutelare la prosperità del commercio e garantire la libertà di navigazione e il diritto internazionale». Così il ministro della difesa Guido Crosetto a seguito del video collegamento con il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti d’America, Lloyd Austin, di questa mattina e incentrato sulla missione navale in Mar Rosso per la protezione dei traffici mercantili. “E’ necessario aumentare la presenza nell’area al fine di creare le condizioni per la stabilizzazione, evitare disastri ecologici e prevenire, inoltre, una ripresa della spinta inflazionistica» ha aggiunto il Ministro Crosetto. Ecco perchè, nelle prossime ore, l’Italia invierà nel Mar Rosso la Fremm (fregata europea multi-missione) Virgilio Fasan.
«Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso non saranno tollerati», ha detto il ministro degli esteri britannico, David Cameron durante un punto stampa alla Farnesina con il ministro degli esteri Antonio Tajani. La nuova task force composta da 10 Paesi, tra cui Italia e Gran Bretagna, è «un messaggio importante allo Yemen, gli attacchi non saranno tollerati», ha detto Cameron. «E’ necessario far sì che la navigazione vada avanti e che si possano trasportare petrolio e e altri beni», ha aggiunto.
Missili Aster
La fregata Fasan, dotata di missili Aster 30 e 15 in grado di garantire protezione in un raggio di 100 chilometri, potrebbe in futuro essere affiancata da una seconda nave italiana.
La Ue e la Russia
«L’Unione europea ha condannato con forza e continua a condannare con forza gli incidenti» nel Mar Rosso provocati dagli attacchi degli Houthi. «Si tratta di una inaccettabile violazione del diritto internazionale, rappresenta una minaccia sia per la sicurezza marittima che per la sicurezza e la pace nella regione. Questa è una delle preoccupazioni che abbiamo. Stiamo discutendo all’interno dell’Ue, tra i Paesi membri, e anche con i nostri partner, perchè questo è chiaramente un problema internazionale e servono soluzioni internazionali. Ci stiamo impegnando e coordinando con i partner e sono in corso ulteriori discussioni per valutare come adattare la nostra risposta a questo comportamento inaccettabile degli Houthi». Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Peter Stano.
La Russia invece non prenderà parte all’operazione Prosperity Guardian a guida Usa per proteggere le navi commerciali nel Mar Rosso dagli attacchi degli Houthi.
La sfida Houthi
Gli Houthi dello Yemen, che l’Iran è accusato di sostenere, affermano che non fermeranno gli attacchi nel Mar Rosso. “Anche se gli Usa riuscissero a mobilitare il mondo interno, le nostre operazioni militari nel Mar Rosso non si fermerebbero fin quando non si porrà fine ai crimini di genocidio a Gaza e non sarà consentito l’arrivo di cibo, medicine e carburante alla popolazione assediata nella Striscia, indipendentemente dai sacrifici che ci costerà”, minaccia via X Mohammed Al-Bukaiti, esponente dell’ufficio politico degli Houthi. “La nostra guerra è morale e non abbandoneremo la responsabilità di difendere gli oppressi sulla terra, come Dio ci ha richiesto nel libro Sacro”, afferma ancora.
“Qualsiasi Paese che agirà contro i ribelli yemeniti Huthi avrà le sue navi prese di mira nel Mar Rosso”, è l’avvertimento lanciato dall’alto esponente dei ribelli yemeniti, Mohammed Ali al-Huthi. Gli Houthi avvertono la task force marittima multinazionale, a cui partecipa anche l’Italia, “di non attaccare lo Yemen e (di evitare) di espandere il conflitto”. «La coalizione è debole e non influenzerà le operazioni dello Yemen».
«Per quanto riguarda le operazioni navali, sono in pieno svolgimento e forse non passeranno 12 ore senza un’operazione», ha dichiarato il portavoce del gruppo e negoziatore di punta Mohammed Abdelsalam ad al Jazeera. “Il fine delle operazioni navali” nel mar Rosso da parte del gruppo sciita degli Houthi (Ansar Allah) è di “sostenere il popolo palestinese nell’affrontare l’aggressione e l’assedio di Gaza, e non sono una dimostrazione di forza o una sfida per nessuno”. “Chiunque cerchi di espandere il conflitto deve assumersi la responsabilità delle conseguenze delle sue azioni”, ha ammonito Abdel Salam, ritenendo che “la coalizione formata dagli Usa con lo scopo di proteggere Israele e militarizzare il mare senza alcuna giustificazione, non impedirà allo Yemen di continuare le sue legittime operazioni a sostegno di Gaza”. “Proprio come gli Stati Uniti -aggiunge- si sono permessi di sostenere Israele con e senza un’alleanza, i popoli della regione hanno piena legittimità a sostenere palestinesi, e lo Yemen si è assunto la responsabilità di opporsi alla grande ingiustizia a Gaza”.
I fondamentalisti Houthi hanno usato droni, barchini e missili per colpire le rotte commerciali sul Mar Rosso, arrivando persino ad assaltare e dirottare un mercantile, il 22 novembre. Una petroliera norvegese è stata centrata da un missile e la scorsa settimana una fregata francese ha abbattuto due droni lanciati contro una portacontainer.
L’Iran nega: “Da Houthi azioni indipendenti”
“Azioni portate avanti in modo indipendente”. Si è espresso così il vice ministro degli Esteri iraniano, Ali Bagheri Kani, nel mezzo dei timori per gli attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso e nel Mar Arabico degli Houthi dello Yemen, che l’Iran è accusato di sostenere. Hanno “annunciato che impediranno l’assistenza a Israele fin quando Israele continuerà con i crimini contro la popolazione a Gaza”, ha detto Bagheri Kani da Tokyo, dove si trova per una visita di due giorni, secondo le dichiarazioni riportate dall’agenzia ufficiale iraniana Iran dopo le minacce degli Houthi. Il vice ministro degli Esteri iraniano ha parlato di un “attore indipendente sulla scena internazionale” e ha affermato che “pertanto non è giusto collegare le loro misure ad altri”.
Ma mentre nega, l’Iran ha già preparato un contingente di 55mila uomini della Marina militare per contrastare il piano Usa di una task force internazionale nel Mar Rosso. A riportare la notizia è l’agenzia di stampa ufficiale Tesnim, che cita le parole del numero uno della Marina militare di Teheran, Ali Riza Tengsiri: «I nostri uomini hanno navi che possono arrivare fino in Tanzania e ora anche corpi speciali che possono agire nell’ombra per garantire la sicurezza marittima». In base a quanto reso noto si tratta di basiji, i reparti paramilitari legati ai Pasdaran, le Guardie della Rivoluzione Islamica, che ora sarebbero pronti a entrare in azione nello stretto di Hormuz e in un secondo momento anche nel Mar Caspio. Proprio lo stretto di Hormuz è un passaggio obbligato nella rotta verso il Mar Rosso delle imbarcazioni partite dai Paesi del Golfo Persico. Tengsiri ha inoltre specificato che le imbarcazioni di pattuglia sono dotate di razzi di 107 millimetri.
Nuovi attacchi
L’agenzia United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) comunica di aver ricevuto segnalazione di un “incidente” a 80 miglia nautiche a nordest di Gibuti, nel mezzo dei timori per gli attacchi rivendicati negli ultimi giorni dagli Houthi dello Yemen. “Le autorità indagano”, viene precisato su X, mentre per le imbarcazioni c’è l’indicazione a “transitare con cautela”.
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