attacco di hamas a israele
2:30 pm, 2 Dicembre 23 calendario

Raid pesanti su Gaza: oltre 400 strutture di Hamas colpite, ritirati i negoziatori. Trovati razzi e missili sotto scatole Unrwa. Attaccate postazioni di Hezbollah in Libano

Di: Redazione Metronews
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Sono oltre 400 gli obiettivi colpiti da Israele nei combattimenti ripresi appena conclusa la tregua dei giorni scorsi per lo scambio ostaggi-detenuti.

Raid contro Hamas a Gaza

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver «colpito terroristi e infrastrutture di Hamas». In una nota, ha affermato che i suoi jet da combattimento hanno colpito «più di 50 obiettivi nella regione di Khan Younis», nel sud del territorio palestinese; secondo i media palestinesi sono state distrutte tre moschee.
L’esercito israeliano ha inviato messaggi di testo ai residenti di diverse aree ordinando loro di «andarsene immediatamente». Il fuoco dell’artiglieria e gli attacchi aerei sono stati diretti anche verso il nord della Striscia di Gaza, dove sono state prese di mira «cellule terroristiche», una «moschea utilizzata dalla Jihad islamica (l’altro principale movimento islamista a Gaza) come centro di comando operativo» e un «complesso di stoccaggio di armi», secondo l’esercito.

L’esercito israeliano ha attaccato obiettivi di Hezbollah in Libano dopo il lancio di razzi contro postazioni delle Forze di difesa israeliane nei pressi del confine. L’esercito – ha riferito un portavoce – sta colpendo l’infrastruttura di Hezbollah con i caccia e l’artiglieria.

Razzi sotto scatole della Unrwa

Decine di razzi sono stati localizzati nel nord della Striscia di Gaza, nascosti sotto scatole appartenenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), ha dichiarato l’Idf, scendo cui, sotto le scatole sono stati trovati anche circa 30 missili Grad e decine di altri missili.
Nel nord della Striscia di Gaza sono stati rinvenuti anche armi ed equipaggiamento militare, tra cui granate ed esplosivi, parti di armi, coltelli ed tecnologie di intelligence.

Il Mossad ha richiamato il team di negoziatori

Il capo del Mossad, David Barnea, ha richiamato il team di negoziatori impegnati a Doha nelle trattative sul cessate il fuoco e rilascio dei prigionieri a causa dello “stallo” nei colloqui. E’ quanto si legge in una nota dell’intelligence israeliana, diffusa dall’ufficio del primo ministro, Benjamin Netanyahu. “A causa dello stallo nei negoziati e su istruzione del primo ministro Benjamin Netanyahu, il capo del Mossad David Barnea ha ordinato alla sua squadra a Doha di tornare in Israele. L’organizzazione terroristica Hamas non ha rispettato la sua parte dell’accordo, che prevedeva il rilascio di tutti i bambini e le donne secondo un elenco fornito a Hamas e che ha approvato”, si legge nel comunicato. “Il capo del Mossad – prosegue la nota – ringrazia il capo della Cia, il ministro egiziano dell’Intelligence e il primo ministro del Qatar per la loro collaborazione negli sforzi enormi di mediazione che hanno portato al rilascio di 84 minori e donne dalla Striscia di Gaza oltre a 24 cittadini stranieri”.

2 Dicembre 2023
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