Attentato a Gerusalemme, 3 morti. Hamas rivendica e chiama una “escalation della resistenza”

Tre persone sono morte in un attentato a colpi d’arma da fuoco avvenuto a uno degli accessi a Gerusalemme. Diversi i feriti.

Attentato a Gerusalemme

I primi soccorritori hanno rilevato la morte di una giovane donna, poco più tardi è stato annunciato il decesso di un uomo, un settantenne, che non è sopravvissuto alle ferite riportate, infine l’annuncio del decesso di una terza persona.

I due terroristi

Secondo la polizia, erano due i terroristi che hanno aperto il fuoco a una fermata dell’autobus all’ingresso della città e sono stati entrambi «messi in condizione di non nuocere» sul posto.

I due terroristi erano due fratelli con legami con Hamas, ha reso noto lo Shin Bet. Murad e Ibrahim Namer, rispettivamente di 38 anni e 30 anni, nel passato erano stati condannati e incarcerati con l’accusa di terrorismo. Durante la perquisizione della polizia alla loro auto, sono state trovate cartucce e molte munizioni. La polizia ha riferito di averli uccisi entrambi.
L’attacco ha preso di mira una fermata dell’autobus nel sobborgo di Ramot, all’ingresso nord-occidentale della città di Gerusalemme. Sono morte tre persone: una ragazza di 24 anni, un anziano 73enne e una donna, di circa 60 anni. Tra i cinque feriti, tre sono gravi. La polizia ha confermato che i due fratelli, residenti a Gerusalemme Est, sono morti sul colpo, «neutralizzati», ovvero messi in condizione di non nuocere, da due soldati fuori servizio e un civile armato.

Hamas rivendica

Hamas ha rivendicato l’attentato a Gerusalemme lanciando anche un appello a una «escalation della resistenza» contro Israele. «Questa operazione è una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell’occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini di Jenin», si legge in una nota.