Giulia Cecchettin
2:58 pm, 20 Novembre 23 calendario

A Turetta contestato sequestro di persona e omicidio aggravato. Il padre di Filippo chiede perdono alla famiglia di Giulia

Di: Redazione Metronews
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Il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin cambia i fatti: Filippo Turetta deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal legame del vincolo affettivo e sequestro di persona e l’arresto del 22enne in Germania – su mandato europeo da parte della polizia tedesca – “ha poi posto un punto fermo nelle indagini. La procura di Venezia scandisce, in una nota firmata dal procuratore capo Bruno Cerchi, quelli che saranno i prossimi passi.

La posizione di Filippo Turetta

“Sono in corso  le necessarie attività processuali per la consegna dell’indagato che devono tenere conto anche delle norme processuali della Repubblica federale tedesca e quindi delle modalità e dei tempi ivi previsti”. Dopo il consenso alla consegna, il ragazzo potrebbe essere trasferito in un carcere italiano già questa settimana.
Nel frattempo, “si segnala che gli accertamenti irripetibili”, che prevedono la necessaria partecipazione dell’indagato “saranno, in parte, scanditi dai tempi derivamenti dagli atti di rogatoria che sono in corso di predisposizione”. Tra gli accertamenti irripetibili c’è anche l’autopsia sul corpo di Giulia.

Per il procuratore di Venezia Bruno Cherchi bisogna che «si eviti di indicare responsabilità prima che queste vengano accertate» nell’ambito dell’indagine per l’omicidio di Giulia Cecchettin. «Solo all’esito delle consulenze tecniche – scrive il procuratore – e degli ulteriori approfondimenti potrà essere meglio chiarito lo sviluppo dei fatti e quindi il più preciso inquadramento giuridico» che «in via provvisoria» è quello di sequestro di persona e omicidio aggravato a carico di Filippo Turetta.

«Per avere la certezza che l’arma sia stata il coltello dobbiamo vedere le tracce e fare i confronti ematici». Quanto ala premeditazione, “dobbiamo ancora valutare i dati di fatto e questo potrà essere fatto solo dopo gli accertamenti irripetibili”,  sostiene il procuratore di Venezia. L’autopsia sul corpo della studentessa “sarà fatta solo quando ci saranno le notifiche alle parti” e i tempi potrebbero essere un pò più lunghi del previsto visto che il ragazzo è detenuto ad Halle.

In carcere

E’ atteso nelle prossime ore, o nel corso della giornata di domani, il parere dell’Oberlandesgericht di Naumburg, il Tribunale regionale superiore, circa l’estrazione di Filippo Turetta, arrestato sabato sera dalla polizia tedesca mentre si trovava sull’autostrada A9 nei pressi di Lipsia in Germania dopo una fuga di circa mille chilometri. Turetta ha trascorso la prima notte nel carcere di Halle (Saale) ed è assistito dall’avvocato tedesco Dimitar Krassa con studio in Maybachstrasse.

Nel corso dell’udienza di ieri di convalida dell’arresto su mandato europeo, Turetta si è detto favorevole all’estradizione in Italia. I tempi dovrebbero essere brevi ma non immediati.

Il padre di Filippo

Nicola Turetta, papà di Filippo, ha inviato un messaggio a Gino Cecchettin, padre di Giulia, con chi chiede “perdono” alla famiglia della 22enne studentessa. Lo confermano fonti legali.

20 Novembre 2023
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