Sinner, il miracolo non si ripete: in finale vince Djokovic

Un Jannik Sinner per la prima volta sottotono a Torino va a sbattere contro un superlativo Novak Djokovic, che vince il suo settimo titolo Atp Finals con un doppio 6-3 in un’ora e tre quarti di gioco in un Pala Alpitour strapieno e il clima dei grandi eventi.
Sinner ok: ma il Maestro è ancora Djokovic
Il Maestro, insomma, è ancora Djokovic. Nonostante avesse perso, proprio contro Sinner, meno di una settimana fa. Djokovic è stato protagonista di una gara senza storia, non ha sbagliato praticamente nulla ed ha concesso solo due palle break all’avversario (peraltro annullate con il servizio). Per Djokovic è l’ennesimo record: è il suo settimo Torneo dei Maestri (oggi Atp Finals, prima Masters). Nessuno come lui (che prende anche una borsa da 4,8 milioni).
Sinner invece perde la sua prima partita nel torneo contro il n.1 del mondo, che conferma la sua supremazia superando in scioltezza l’avversario nel primo set, chiuso in 38 minuti, e faticando di più nel secondo set, durato un’ora e cinque minuti, con il game sul 4-2 durato oltre un quarto d’ora.
Dopo un’infinità di vantaggi sprecati, Sinner riesce finalmente a rientrare in partita sul 4-3 ma si ferma lì e il Djoker vince i successivi due games, aggiudicandosi il titolo grazie a due net in servizio dell’azzurro sull’ultimo punto. “Alcaraz e Sinner sono due grandissimi giocatori, mi hanno costretto a vincere le partite”, dice il serbo alla fine, senza smettere di lanciare baci ai due figli in tribuna.
Sugli spalti, a tifare l’altoatesino, una parata di vip. C’erano il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il presidente della Fitp, Angelo Binaghi.
Tutti a tifare l’altoatesino
E poi i ministri dello sport, Andrea Abodi, della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, del Turismo, Daniela Santanchè. Quindi Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, host partner delle Atp Finals, il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, quello del Coni, Giovanni Malagò, il presidente del Torino, Urbano Cairo.
E ancora Antonio Conte, il giocatore neroazzurro Juan Cuadrado, gli chef Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e Massimo Bottura, il ballerino Roberto Bolle e il conduttore radiofonico Linus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA