Arco della Pace imbrattato, la vernice difficile da togliere, andrà restaurato

«Purtroppo in seguito ad un’analisi più approfondita e al sopralluogo avvenuto nel pomeriggio di oggi all’Arco della Pace, a cui hanno partecipato gli uffici della soprintendenza della Città metropolitana di Milano e i tecnici del Nuir del Comune di Milano, è emersa la necessità di un accurato intervento di restauro per rimuovere la vernice dalle superfici del monumento». Lo rende noto il Comune di Milano che, dopo il blitz di ieri da parte di alcuni attivisti di Ultima Generazione che hanno imbrattato con vernice arancione il monumento, spiega: «Contrariamente ad alcune prime valutazioni non sarà quindi possibile procedere con un semplice intervento di idropulizia. Come previsto sarà la soprintendenza di Milano a gestire le operazioni di pulizia e restauro dell’Arco della Pace».
Sul blitz di Ultima Generazione ieri all’Arco della Pace il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva in mattinata rassicurato: «Sembra sia vernice facilmente cancellabile, ci lavoreremo in fretta». «Disapprovo questo tipo di iniziativa da parte dei ragazzi – aveva aggiunto – comprendo le loro motivazioni, ma disapprovo». Era già successo con la vernice utilizzata per imbrattare il momento di Vittorio Emanuale II in piazza Duomo che non era lavabile e si è rivelata molto difficile da togliere, con alti costi per le casse pubbliche: 30mila euro.
Blitz all’Arco della Pace
Nel nuovo bliz di mercoledì pomeriggio alle 16 sette attivisti hanno colorato di arancione, usando degli estintori, le colonne del monumento nell’area pedonale di Parco Sempione. Un monumento scelto non a caso, l’Arco della Pace: «Contro la vendita di armi – hanno rivendicato -e il genocidio a Gaza. «Aumentano le spese militari – hanno scritto in un comunicato – e diminuiscono quelle per arginare le emergenze ambientali». Sono stati denunciati per imbrattamento.
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