Indi Gregory è morta. Il papà: “Siamo arrabbiati e pieni di vergogna”. L’ospedale: “Profondamente rattristati, momento difficile per tutti”
Indi Gregory è morta stanotte.
Indi morta stanotte
Lo ha annunciato Dean Gregory, il papà della bambina di 8 mesi affetta da una grave patologia mitocondriale, a cui il 6 novembre il governo Meloni ha concesso la cittadinanza per consentirle di essere trasferita al Bambin Gesù di Roma. Nonostante la lunga battaglia legale intrapresa dai genitori venerdì le corti del Regno Unito avevano disposto per lo stop ai trattamenti vitali e il trasferimento in un hospice. “Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45”, ha detto il padre Dean.
Il papà: “Siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna”
Dopo la morte di Indi “io e mia moglie Clare siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna” ha aggiunto a LaPresse Dean Gregory, il papà di Indi. “Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima”, ha continuato Dean. “Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata, hanno cercato di sbarazzarsi di lei senza che nessuno lo sapesse ma io e Clare ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre”, ha concluso Dean.
L’ospedale: “Siamo tutti profondamente rattristati per la morte di Indi”
L’ospedale di Nottingham che ha avuto in cura Indi Gregory ha espresso il suo cordoglio per la morte della bimba di otto mesi. «Siamo tutti profondamente rattristati per la morte di Indi e vogliamo esprimere le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia in questo momento terribilmente difficile», ha affermato un portavoce dei Nottingham University Hospitals, la struttura della sanità pubblica (Nhs) che gestisce il Queen’s Medical Centre in cui Indi era ricoverata fin dalla nascita, il 24 febbraio.
«Questo è stato un viaggio molto lungo e impegnativo per Indi, per i suoi genitori e per tutte le persone coinvolte e li terremo nei nostri pensieri», ha aggiunto il portavoce, citato dalla Bbc. I medici dell’ospedale pediatrico Queen’s Medical Center avevano indicato al tribunale che continuare a tenere la piccola attaccata a un sistema di supporto vitale sarebbe stato accanimento terapeutico e che le cure palliative le avrebbero causato solo dolore.
Pro Vita: “Bimba uccisa da barbara cultura eutanasica”
“La bimba inglese è stata uccisa – “nel suo miglior interesse” – da un sistema sanitario e legale impregnato di barbara cultura eutanasica, che ha rifiutato anche solo di tentare la differente proposta clinica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma soffocando l’amore dei suoi genitori nelle aule di tribunale”. Lo scrive su X il movimento Pro Vita & Famiglia. “Oggi samo tutti pieni di vergogna – prosegue il movimento -: ci vergognamo di una “modernità” che, per “pietà”, sopprime i deboli e indifesi. Perdonaci Indi. Anche nel tuo nome continueremo a batterci per contrastare questa folle deriva eutanasica. Aiutaci dal Cielo”.
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