Euro 2024
3:51 pm, 13 Novembre 23 calendario
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Distanza, pressione e costruzione, le armi anti-Macedonia di Spalletti

Di: Redazione Metronews
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Vincere la prima partita con la Macedonia, venerdì a Roma, per rendersi la vita più facile. È il primo obiettivo degli Azzurri di Luciano Spalletti, da oggi in ritiro a Coverciano, dove hanno iniziato la preparazione in vista delle prossime due decisive partite del girone di qualificazione all’Europeo, contro Macedonia del Nord e Ucraina. Un ritiro già finito per lo juventino Manuel Locatelli, che ha lasciato Coverciano a causa di una frattura a una costola.

Spalletti: «Niente calcoli»

«Andiamo a tentare di vincere la prima partita. Poi ci possono essere da fare valutazioni per alcuni giocatori per le due partite ravvicinate.  È chiaro che qualcosa verrà cambiato», ha detto Spalletti. «La paura? Ce l’abbiamo al fianco, ci camminiamo insieme», ha aggiunto il Ct, rispondendo a chi chiedeva se teme di più la Macedonia o l’Ucraina. Per il tecnico toscano si deve ripartire da quanto di buono (non moltissimo, in verità) che si è visto a Wembley: «Contro l’Inghilterra ho visto molti fasci di luce e non mi sono trovato in un buio intenso: di solito le sconfitte si tende a cancellarle, ma di quella partita ci sono molte cose fatte bene, e in alcuni momenti benissimo, che dobbiamo mantenere».

Distanza, pressione e costruzione

«Le cose fondamentali», ha sottolineato il Ct, «sono la costruzione e la pressione, contano queste nel calcio. E poi le distanze di squadra, che diventano importanti, perché a volte si dice questa squadra aspetta sempre, sta sempre davanti l’area, difende troppo bassa: dipende tutto dal blocco squadra, perché con le distanze giuste si può dominare e a volte anche soffrire nella maniera corretta». «La squadra – ha poi aggiunto – deve stare in principio dentro 30 metri per potersi aiutare e andare a sviluppare il gioco. Le squadre forti non perdono mai le distanze, soprattutto nei migliori momenti degli avversari».

La querelle convocazioni

Circa le convocazioni, il Ct ha voluto fare subito chiarezza sulla questione Immobile: «Lo riteniamo un calciatore molto importante che seguiamo con totale attenzione. In questo momento mi sembrava che gli altri attaccanti che ho convocato fossero più in condizione, anche se nell’ultima partita in coppa stava bene e ha fatto un gran gol e gliel’ho detto». Il Ct ha anche salutato con soddisfazione il ritorno nel gruppo di Jorginho: «È ritornato uomo squadra e ci sono stati segnali positivi che hanno portato a questa convocazione».

«Nulla ostava per Zaniolo»

Capitolo a parte Zaniolo:  «Prima di chiamarlo ho parlato con la Federazione e con il presidente e non c’era nulla che vietasse di convocarlo», ha spiegato Spalletti, che poi lo ha anche difeso per lo scandalo scommesse: «Quando sono venute le autorità era molto dispiaciuto, forse lui è non così pulito come chi non ha mai giocato a qualcosa, però ha sempre sostenuto di non aver mai giocato su situazioni incriminate e per cui gli erano stato mosse accuse – ha detto il Ct azzurro -E in ogni caso c’è anche da tener conto dell’aspetto umano, cerchiamo di stare vicini a questi ragazzi, non li lasciamo soli».

13 Novembre 2023
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