Roma
8:15 pm, 13 Novembre 23 calendario
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Caritas, il 40% dei romani vive con 15mila euro l’anno

Di: Redazione Metronews
Caritas povertà
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Rapporto choc della Caritas sulle condizioni di fragilità nella Capitale: il 40% dei romani vive con 15 mila euro al mese.

Caritas, il 40% dei romani vive con 15mila euro l’anno

A Roma aumentano la povertà e le disuguaglianze, con quasi l’80% dei residenti che dichiara meno di 35 mila euro annui, mentre il 17,1% della ricchezza è nelle mani di pochi,  appena il 2,4% dei contribuenti. È la fotografia del “Rapporto povertà 2023, un punto di vista: le città parallele” a cura della Caritas di Roma, presentato questa mattina nella sede del Vicariato della Capitale.

Secondo i dati del documento, riferiti al 2022, il 42,2% dei romani dichiara un reddito inferiore ai 15 mila euro, mentre il 37,1% è nella fascia 15.000- 35.000 euro. Il 18,3% dei residenti, invece, dichiara più di 35 mila euro ma meno di 100 mila, mentre solo il 2,4% percepisce più di 100 mila euro. In particolare, questa percentuale di contribuenti detiene il 17,6% del reddito dichiarato nella Capitale, pari a oltre 8 miliardi di euro.

Aumentano le diseguaglianze

Nonostante il reddito medio dei romani sia aumentato di 1.100 euro rispetto all’anno precedente, arrivando a 28.600 euro, il rapporto evidenzia quanto sia elevata la disuguaglianza nella distribuzione, soprattutto in ambito territoriale, generazionale, di nazionalità e per carico familiare.

I redditi in base a municipio ed età

Il Municipio Roma II, è quello con un reddito medio individuale dichiarato più alto, superiore ai 41 mila euro, mentre il Municipio Roma VI, invece, è quello nel quale la media dei redditi risulta più bassa (17.058 euro) ampiamente al di sotto (-33,6 per cento) del reddito medio dei contribuenti romani.

La classe di età tra i 60 e i 74 anni è quella che in media gode di un reddito più alto (31.962 euro) ed è la classe di età più ricca in tutti i 15 Municipi. Viceversa, la fascia di età sotto i 30 anni è quella che ha una media reddituale inferiore.

Nel 2022 record di accessi ai centri Caritas

Nel 2022 inoltre c’è stato il dato più alto di accesso nei centri Caritas, parrocchie e servizi diocesani. Oltre 25 mila persone hanno fatto richiesta di aiuto, soprattutto di tipo alimentare. Nelle tre mense sociali sono state accolte 9.148 persone, 4.092 delle quali per la prima volta. Fa riflettere inoltre la presenza di 698 minori nelle mense (il 7,6%), soprattutto di minori stranieri non accompagnati.

Lavoro instabile e pagato poco

A livello lavorativo, nonostante la Capitale presenti un tasso di occupazione del 70,6%, di oltre 5 punti superiore alla media nazionale e a quella regionale, a prevalere sono tuttavia i lavori instabili, con il 18,8% di lavoratori atipici (17% del totale nazionale) e il 13,5% di lavoratori dipendenti con “bassa paga”, contro il 10,4% in Italia. Altro elemento evidenziato dal rapporto è dato dalle crescenti difficoltà di accesso alle cure sanitarie.

In città 18 sfratti al giorno

Infine, si registrano nel corso del 2022 circa 18 provvedimenti di sfratto ogni giorno, pari a 6.591, triplicati rispetto all’anno precedente, di cui il 90% per morosità incolpevole degli inquilini.

Gualtieri: «Includere tutte le realtà del volontariato e del terzo settore»

«La Capitale cresce, c’è più occupazione, crea più ricchezza, ma nonostante questo i poveri aumentano», ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri. «Per questo abbiamo delineato la cornice del nuovo piano sociale, per includere tutte le realtà del volontariato e del terzo settore in una politica comune», ha concluso Gualtieri.

«Bisogna lavorare senza sosta per mettere al centro la dignità dei nostri cittadini. L’emergenza abitativa e il lavoro sono le cose più urgenti», ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Secondo il direttore della Caritas Roma, Giustino Trincia, il rapporto «conferma quanto la povertà assoluta sia un fatto inarrestabile, in quanto si basa su un modello economico che dà il primato al profitto a ogni costo rispetto al primato della dignità e della vita umana. In un territorio vastissimo ci sono città diverse che non dialogano, non si conoscono e non comunicano. Bisogna lavorare sul principio di corresponsabilità, che riguarda i cittadini, le istituzioni, le imprese e le comunità civili e religiose», ha concluso Trincia.

13 Novembre 2023
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