attacco di hamas a israele
12:43 pm, 8 Novembre 23 calendario
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Trovato e distrutto tunnel accanto a scuola Onu per i rifugiati. L’esercito: “Hamas ha perso il controllo del nord di Gaza”. Biden chiede uno stop di 3 giorni, Netanyahu dice no: “Nessun cessate il fuoco senza rilascio dei nostri ostaggi”

Di: Redazione Metronews
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Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver localizzato e distrutto un tunnel di Hamas adiacente ad una scuola dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) nel nord della Striscia di Gaza.

Il tunnel di Hamas vicino alla scuola Unrwa

Secondo quanto riferito dal portavoce dell’Idf, Daniel Hagari, le truppe della 551a Brigata e il genio da combattimento d’èlite Yahalom hanno trovato l’ingresso del tunnel nell’area di Beit Hanoun e successivamente lo hanno demolito. Per anni Israele ha accusato Hamas di utilizzare i terreni scolastici dell’Unrwa per attività terroristiche, compresi i tunnel.

Hamas ha perso il controllo del nord di Gaza mentre migliaia di abitanti dell’enclave si sono spostati verso sud, ha annunciato il portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, in una dichiarazione televisiva. “Abbiamo visto 50mila abitanti di Gaza spostarsi dal nord della Striscia di Gaza al sud. Si stanno muovendo perché capiscono che Hamas ha perso il controllo nel nord – ha affermato – Hamas ha perso il controllo e continua a perdere il controllo nel nord”.

Biden chiede 3 giorni di tregua

ll presidente Usa Biden ha chiesto a Netanyahu tre giorni di tregua per progredire nelle trattative per il rilascio degli ostaggi, ma il premier israeliano non arretra e spinge le truppe nel cuore di Gaza City. E gli Stati Uniti avvertono: “Siamo contrari alla rioccupazione della Striscia da parte dello Stato ebraico. L’esercito di Tel Aviv afferma di aver colpito 14mila obiettivi di Hamas in un mese di conflitto. Oggi centrati dai razzi israeliani siti di Hezbollah nel Sud del Libano.

Ma “non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi”, ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, secondo quanto riportano i media locali.

Israele: “I leader di Hamas sono morti che camminano”

Il tenente colonnello israeliano Jonathan Conricus, uno dei portavoce delle forze armate, ha affermato in un’intervista a Sky News Australia che i leader di Hamas sono “uomini morti che camminano” poiché è solo questione di tempo prima che vengano “catturati o uccisi” dalle forze israeliane.

Le forze di difesa israeliane affermano di aver ucciso una delle figure di spicco dell’apparato di produzione di armi di Hamas in un attacco aereo notturno: si tratta di Muhsin Abu Zina che era specializzato nella produzione di “armi strategiche e razzi”. L’uomo viene definito il capo della divisione “industrie e armi” del gruppo.

Autorità Gaza: “10.500 morti, 4.300 bambini”

Sale ancora il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a seguito dell’operazione militare israeliana nell’enclave palestinese. Secondo il locale ministero della Sanità sinora sono morte 10mila e 569 persone, tra cui 4mila e 324 bambini. Lo riporta Al Jazeera. Tra le vittime ci sono anche 2mila e 823 donne e 649 anziani mentre i feriti sono 26mila e 475. Nell’ultimo giorno di raid, secondo il ministro della Sanità di Gaza, sono state uccise 214 persone. I dispersi sono almeno 2mila e 550 tra cui 1.350 bambini. Sono anche morti 193 membri del personale medico e 45 ambulanze sono fuori servizio. Il ministero chiede quindi “un corridoio umanitario sicuro per l’ingresso di forniture mediche, carburante e personale medico e per l’uscita di migliaia di feriti”.

Raid israeliano su Khan Younis, almeno 3 morti

Nel corso di un raid aereo israeliano è stata colpita un’area residenziale del quartiere Zannah di Khan Younis, provocando la morte, secondo l’Associated press, tre persone, due donne e un bambino. Nel raid è stata distrutta almeno una casa e sono stati danneggiati gli edifici circostanti. I soccorritori stanno cercando tra le macerie eventuali altre vittime e feriti, alcune dei quali sono già stati trasportati in ospedale.

Borrell: “Situazione a Gaza molto grave, proteggere civili”

“La situazione attuale a Gaza è molto grave dal punto di vista umanitario, ma dobbiamo fare del nostro meglio per cercare di proteggere i civili. Sosteniamo fortemente – l’Unione europea sostiene fortemente – l’apertura di corridoi umanitari e le pause umanitarie per rendere possibili gli aiuti e il rilascio degli ostaggi”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento al G7 dei ministri degli Esteri a Tokyo. “Dobbiamo fare del nostro meglio per proteggere i civili. So che fermare e diminuire l’attuale escalation sembra difficile, ma dobbiamo fare del nostro meglio per liberare gli ostaggi, per permettere ai binazionali di uscire da Gaza, per aumentare l’assistenza umanitaria. L’Unione Europea ha fornito 100 milioni di euro in aiuti umanitari – aumentandoli negli ultimi giorni. Ma l’importante non è solo avere risorse finanziarie, ma la capacità di entrare a Gaza. E per questo la frontiera deve garantire una maggiore capacità di trasporto degli aiuti umanitari”, ha aggiunto.

Zuppi: “Trovare via uscita prima possibile”

“Da inviato del Papa per la pace come sto vivendo questo periodo? Con tanto pianto, tante lacrime e ancora di più con la consapevolezza che bisogna trovare una via di uscita quanto prima”. Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, a margine della presentazione del rapporto Migrantes.

Israele apre nuovo corridoio per civili nord Gaza

L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato l’apertura dalle 10 alle 14 locali (dalle 9 alle 13 in Italia) di un nuovo corridoio destinato a consentire ai civili di Gaza di spostarsi in modo sicuro dal nord al sud dell’enclave. Lo ha annunciato il portavoce dell’Idf per i media arabi, Avichay Adraee. Lo riporta The Times of Israel. “L’area settentrionale della Striscia di Gaza è una zona di feroci combattimenti, e il tempo per evacuarla sta scadendo”, ha affermato Adraee su X, invitando la popolazione ancora presente nell’area a unirsi alle “centinaia di migliaia” di persone che hanno già evacuato.

Nella notte esplosioni a Gaza City e nel campo di Shati

Forti esplosioni sono state udite dai residenti in tetta la città di Gaza e nel vicino campo profughi di Shati mentre l’esercito israeliano afferma di continuare a combattere all’interno del territorio urbano. Il locale ministero dell’Interno, guidato da Hamas, ha riferito che una casa vicino al campo profughi di Jabaliya è stata colpita dai raid israeliani di questa mattina. “I bombardamenti sono stati pesanti e ravvicinati”, ha raccontato Mohamed Abed, che vive nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City. Ha spiegato che le persone intorno a lui sono andate nel panico quando hanno saputo che le forze israeliane erano impegnate in combattimenti in profondità nella città.

Papa: “Signore ci porti a una pace giusta”

“Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina e pensiamo al popolo palestinese e israeliano. Che il Signore ci porti a una pace giusta. Si soffre tanto. Soffrono i bambini. Soffrono gli ammalati, i vecchi. E muoiono tanti giovani”. Così Papa Francesco al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro. “La guerra è sempre una sconfitta”, ribadisce. “Non dimentichiamolo. E’ sempre una sconfitta”.

Onu: “Numero palestinesi in fuga Gaza City in forte aumento”

L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha dichiarato che circa 15mila persone sono fuggite ieri da Gaza City rispetto alle 5mila di lunedì e alle 2mila di domenica. Un numero in “forte aumento”.

8 Novembre 2023
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