Animali
5:00 am, 8 Novembre 23 calendario

I pipistrelli “leggono” i suoni

Di: P.P.
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Nell’immaginario collettivo i pipistrelli sono sempre stati associati a qualcosa di brutto e di pericoloso. A svincolarli da un simbolismo negativo, soprattutto nei pensieri dei bambini, ci ha pensato, per esempio, il cartoon di Genndy Tartakovski, Hotel Transylvania: la figura del vampiro – e quella del pipistrello a lui associato – non rappresenta più un pericolo; anzi, diventa addirittura simpatico.

I pipistrelli sui social

Poi, sono arrivati sui social: sono numerosi i gruppi e le pagine che mostrano questi animali in tenere situazioni, ben lontane da quelle paure ancestrali che, per anni, hanno volato assieme alle loro ali. Già perché i pipistrelli sono gli unici mammiferi in tutto il regno animale in grado di volare in modo attivo e, nel corso della loro evoluzione, hanno sviluppato caratteristiche tanto uniche quanto straordinarie.

Questi mammiferi “leggono” i suoni

Il loro corpo, perfettamente adattato al volo, è estremamente efficiente dal punto di vista energetico e la loro vista o, meglio il loro modo di “vedere il mondo” è praticamente unico. I pipistrelli, infatti, non usano gli occhi per scandagliare e osservare ciò che li circonda, avendo sviluppato un sistema basato sull’eco-localizzazione.

Questi animali possono letteralmente “leggere” i suoni, siano essi provenienti da fonti esterne o generati da loro stessi. Le onde sonore, infatti, rimbalzano su ogni superficie contro la quale entrano in contatto, per poi tornare indietro. I pipistrelli captano, dunque, queste onde di ritorno e, grazie ad esse, hanno una perfetta conoscenza di ogni oggetto che li circonda, riuscendo in pratica a volare senza l’ausilio della vista.

Esistono oltre 1400 specie diverse di pipistrelli

Abitano gran parte del pianeta, dalla Scozia al Madagascar, e con oltre 1400 specie diverse presentano una biodiversità unica: possono variare enormemente per proporzioni del corpo, forma dei tratti facciali, dimensione degli occhi, struttura delle orecchie e nelle forme bizzarre delle appendici nasali nonché della dieta. Dai celebri pipistrelli vampiri, a quelli fruttariani africani, finendo per gli insettivori nostrani, questi animali fungono da indicatore della salute ambientale in numerosi ecosistemi.

La loro sopravvivenza è minacciata da fattori di stress ambientale indotti dall’uomo

In Italia, ad esempio, la loro dieta insettivora è particolarmente utile per tenere a bada il numero di insetti spesso dannosi sia per l’agricoltura che per l’uomo. Tuttavia, la loro sopravvivenza è minacciata da diversi fattori di stress ambientali indotti dalle attività umane, tra cui la deforestazione, l’intensificazione agricola, l’inquinamento e l’uso dei pesticidi, il disturbo e la perdita dei rifugi, l’urbanizzazione continua, i cambiamenti climatici.

Il progetto di protezione dei pipistrelli del Parco Nazionale dell’Aspromonte

Per proteggerli, dal 2017 l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte ha avviato un progetto di studio e monitoraggio della chirotterofauna in tutto il comprensorio dell’area protetta per acquisire informazioni sullo stato di salute delle popolazioni locali. Il progetto è parte integrante di un’azione di sistema promossa dal Parco Nazionale del Vesuvio, che vede coinvolti sette parchi nazionali, ed è finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Il protocollo di ricerca ha previsto l’utilizzo di diverse metodologie per lo studio dei chirotteri, tra cui i rilievi bioacustici, utilizzando dei bat-detector, strumenti in grado di captare gli ultrasuoni emessi dai pipistrelli durante le attività notturne e altre tecniche per identificarne le specie e per il prelievo di campioni biologici.

Nel Parco censite specie molto rare come il Barbastello e il Vespertillo di Bechstein

Le indagini in campo effettuate da Pier Paolo De Pasquale, esperto chirotterologo, e coadiuvate da Luca Pelle, responsabile Ufficio Conservazione e Biodiversità del Parco, hanno permesso di censire ben 23 entità specifiche, il 70% delle specie presenti nel territorio nazionale.

Nel Parco ci sono specie molto rare, come il Barbastello e il Vespertilio di Bechstein, che si riproducono nelle foreste mature e vetuste di faggio e abete bianco, le quali assumono un ruolo fondamentale per la conservazione anche di altre specie di chirotteri forestali.

Le bat nights organizzate per i pipistrelli

Il progetto ha riscosso un buon successo di pubblico, attraverso le bat nights organizzate negli anni e finalizzate alla sensibilizzazione della comunità locale su tematiche inerenti la tutela dei pipistrelli. Così, demolito il comune pregiudizio che si ha verso questi animali, arriva la convinzione che i pipistrelli sono essenziali per la giusta conservazione di numerosi ecosistemi. Con buona pace per il Conte Dracula.

P.P.

 

8 Novembre 2023 ( modificato il 7 Novembre 2023 | 17:54 )
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