il caso ciro grillo
2:08 pm, 7 Novembre 23 calendario

Caso Ciro Grillo, la ragazza in aula sopraffatta dalle emozioni: “Non sentivo il mio corpo, non riuscivo a muovermi. Dopo volevo buttarmi sotto un treno…”

Di: Redazione Metronews
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E’ cominciata stamane in tribunale a Tempio Pausania l’udienza del processo per violenza sessuale di gruppo in cui sono imputati Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S, Beppe, e i tre amici genovesi Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.

Il racconto di Silvia

“Non sentivo il mio corpo e neppure le mie braccia, non riuscivo a muovermi… Io volevo urlare ma non ci riuscivo. Volevo gridare ma ero come paralizzata”, è il racconto, tra emozione e singhiozzi, della ragazza italo-norvegese che sta ripercorrendo in aula la notte tra il 6 e il 7 luglio del 2019. La giovane, che all’epoca aveva 19 anni, rispondendo alle domande del Procuratore Gregorio Capasso, ricorda quanto sarebbe avvenuto dopo la serata trascorsa con i quattro ragazzi genovesi al Biliionaire.

Una sospensione è stata decisa dal presidente Marco Contu per consentire alla ragazza di riprendersi e continuare a sottoporsi all’esame del pm. L’udienza, sempre a porte chiuse, è poi ripresa dopo circa un quarto d’ora.

“A un certo punto, quella notte, fui costretta a bere della vodka dalla bottiglia. Vittorio (Lauria ndr) mi afferrò la testa con la forza e con una mano mi teneva il collo e con l’altra mi forzava a bere”, ha raccontato la ragazza italo-norvegese, presunta vittima dello stupro di gruppo.

“Dopo lo stupro di gruppo non avevo più voglia di vivere. Una sera mi misi a correre lungo i binari e volevo lanciarmi contro un treno in corsa. Volevo farla finita…”.

Ciro Grillo

Con la sua amica Roberta, nome di fantasia, la giovane Silvia andò con Grillo junior e i suoi tre amici nel residence di Costa Smeralda. Qui sarebbero avvenute le violenze. Prima da parte di uno dei ragazzi, Francesco Corsiglia, come dice la giovane, e poi degli altri tre. Gli imputati sono assenti.

La denuncia di Silvia

Silvia (nome di fantasia), li aveva conosciuti al Billionaire di Porto Cervo durante una vacanza in Costa Smeralda nel luglio 2019. Il collegio della difesa ha chiesto l’acquisizione dei verbali e la denuncia (videoregistrata) che la ragazza, ora 23enne, presentò una volta rientrata a Milano, diversi giorni dopo i fatti. Ma questa richiesta non preclude il controesame agli avvocati dei quattro accusati. L’avvocata della giovane, Giulia Bongiorno, arrivata stamane con la sua assistita, non ha presentato istanza per un esame protetto. Gli imputati non sono presenti in aula.

Silvia era comparsa il 22 settembre in aula, per la prima volta dall’inizio del processo, accompagnata dai suoi legali Bongiorno e Dario Romano, ma non aveva potuto assistere alla deposizione di Roberta, davanti alla quale furono girate immagini oscene mentre dormiva la notte del presunto stupro dell’amica fra il 16 e il 17 luglio 2019. La ragazza aveva ripercorso quanto ricorda di quei fatti, rispondendo alle domande dei suoi difensori Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano, per poi sostenere il controesame del collegio della difesa, proseguito il 23 settembre.

7 Novembre 2023
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