attacco di hamas a israele
9:38 am, 28 Ottobre 23 calendario

Tank e truppe israeliane dentro Gaza: raid pesanti, distrutti tunnel, uccisi comandanti di Marina e Aviazione di Hamas. Tel Aviv avvisa i residenti: “Andate a sud subito”. L’Iran manda armi a Hezbollah, i pasdaran minacciano gli Usa. Portaerei Eisenhower in zona

Di: Redazione Metronews
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L’esercito israeliano è ancora dentro Gaza.

Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha fatto presente che Israele sta «portando avanti le fasi della guerra» contro il gruppo islamista palestinese Hamas e che i soldati dello Stato ebraico stanno attaccando la Striscia di Gaza via terra, mare e aria. «Fanteria, mezzi corazzati, genio e artiglieria partecipano all’attività, accompagnata da pesanti bombardamenti», ha detto Hagari parlando alla tv e aggiungendo che ci sono «ancora» soldati israeliani che combattono nell’enclave palestinese.

Le forze di Difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver ucciso il comandante delle forze navali di Hamas della Brigata di Gaza City, Rateb Abu Sahiban, in un attacco aereo notturno. In una nota l’Idf spiega che Abu Sahiban aveva pianificato un tentativo di infiltrazione di Hamas via mare il 24 ottobre, che è stato sventato dalle forze della marina israeliana. L’Idf ha condiviso sui social i video che mostrano il raid notturno.

Tank a Gaza

Israele ha aggiunto di aver ucciso anche il capo della rete aerea di Hamas, Asem Abu Rakaba, l’uomo che aveva «partecipato alla pianificazione del massacro» del 7 ottobre e aveva diretto in particolare «i terroristi infiltrati in Israele in parapendio», «responsabile degli attacchi di droni contro le postazioni militare».

Colpiti e distrutti molti tunnel usati da Hamas. Le forze armate israeliane hanno anche mostrato una mappa in cui sono indicati i tunnel usati da Hamas, la cosiddetta metropolitana di Gaza, e che sarebbero stati distrutti nelle ultime ore dall’aviazione israeliana.

I bombardamenti hanno preso di mira la parte settentrionale dell’enclave, in particolare le aree di Jabaliya, Beit Lahiya e Beit Hanoun. Il portavoce dell’esercito Daniel Hagari ha fatto sapere che sono stati colpiti 150 obiettivi sotterranei, «tunnel dei terroristi, piattaforme di guerra e ulteriori infrastrutture» e che «decine di terroristi» sono stati uccisi.

“Nuova fase fino a nuovo ordine”

Una “nuova fase della guerra”. Parla così il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, secondo quanto riporta Haaretz mentre si intensificano le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza, controllata da Hamas, dopo il terribile attacco sferrato dal gruppo il 7 ottobre in Israele. Gallant, riporta il giornale, ha assicurato che l’operazione militare nell’enclave palestinese “continuerà fino a nuovo ordine”. “Siamo passati a una nuova fase della guerra – ha detto Gallant – La notte scorsa la terra a Gaza ha tremato”. “Abbiamo attaccato i terroristi a tutti i livelli, ovunque”, ha aggiunto.

Le Forze di difesa israeliana (Idf) hanno lanciato un nuovo avvertimento alla popolazione del nord della Striscia di Gaza, chiedendo loro di spostarsi al sud dell’enclave palestinese. In quello che ha definito “un messaggio urgente per la vostra sicurezza”, il portavoce dell’Idf Daniel Hagari si è rivolto alla “popolazione di Gaza City e del nord della Striscia di Gaza”, chiedendo loro di “spostarsi temporaneamente al sud’’. E “non si tratta di una mera precauzione”, ma di “un appello urgente per la sicurezza dei civili di Gaza”. In un videomessaggio condiviso sulla rete social X, Hagari ha ripetuto due volte la necessità che la popolazione di Gaza si trasferisca al sud e lo deve fare “immediatamente”. Si tratta di “una misura temporanea”, ha poi aggiunto, spiegando che “sarà possibile tornare al nord una volta che cesseranno le ostilità”.
Hagari ha quindi detto agli abitanti di Gaza che “Hamas mette in pericolo le vostre vite mettendo armi e nascondendo uomini in strutture civili, tra cui scuole, moschee e ospedali”. Il portavoce militare ha spiegato che “l’intento delle Idf è quello di neutralizzare la minaccia di Hamas con precisione e intensità”. Hagari ha detto che “non dimenticheremo” il massacro compiuto da Hamas, che lo scorso “7 ottobre ha ucciso donne, uomini, bambini e neonati, ha stuprato, bruciato persone vive” e “non dimenticheremo i 200 ostaggi”.

Iran manda armi a Hezbollah, i Pasdaran contro gli Usa

Un aereo di linea iraniano sarebbe atterrato nella base di Shayrat vicino a Homs, nella Siria occidentale, controllato dalle milizie filoiraniane. Lo scrive il quotidiano israeliano Ynet citando un sito di informazione vicino all’opposizione siriana, secondo cui l’aereo trasporterebbe armi per le milizie sostenute dall’Iran in Siria e in Libano.

“Anche se alcune mani non sono in grado di raggiungere il regime sionista, le stesse mani possono colpire le basi americane che stanno guidando questa guerra” in Medio Oriente. Così il portavoce dei Guardiani della Rivoluzione iraniana (i Pasdaran), il generale di brigata Ramezan Sharif, citato dai media iraniani. Nel corso di una intervista all’emittente Al-Mayadeen, Sharif ha detto che “tutte le basi militari statunitensi e i loro voli saranno monitorati con attenzione”. Il generale iraniano ha sostenuto che “la fornitura di bombe da parte degli Stati Uniti ai sionisti è monitorata da vicino” e “se queste operazioni persistessero, se Washington continuasse a sostenere l’entità e le vittime palestinesi aumentassero, la regione potrebbe diventare altamente instabile”. Sharif si è quindi rivolto ai “sostenitori dell’entità sionista, soprattutto Washington”, dicendo che “dovrebbero essere consapevoli che le continue morti palestinesi metteranno alla prova la pazienza musulmana”.

La portaerei Usa Eisenhower
Il gruppo della Eisenhower

Usa, arriva la seconda portaerei Eisenhower

Intanto il secondo gruppo navale di attacco americano, con la portaerei nucleare Eisenhower, sta arrivando in zona operativa, dove affiancherà l’altra portaerei americana Ford, già posizionata e attiva. 

In zona opera già anche il sottomarino nucleare Florida, un  lanciamissili da crociera di classe Ohio.

La Germania invia truppe

Le Forze armate tedesche sono pronte a dispiegare oltre mille soldati in Medio Oriente nel caso di una possibile evacuazione dei connazionali davanti al rischio di un’escalation nella regione. Lo hanno riferito fonti della sicurezza alla Dpa, secondo cui la maggior parte dei militari sono in standby in una base a Cipro, da dove potranno essere inviati immediatamente nella regione in caso di necessità.

28 Ottobre 2023
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