Tornatore: «Nuovo Gomorra? Ma l’ho girato nell’85»

Giuseppe Tornatore presenta alla XVIII Festa di Roma con Il Camorrista, serie tv girata 38 anni fa e mai andata in onda.

«Molti credono che oggi abbia girato la serie ispirandomi a un film di quasi 40 anni fa perché non si comprende questa cosa delle riprese girate insieme al film. Non riusciamo per quanto lo abbia ripetuto più volte, a far arrivare questa cosa. Da questo punto di vista, Il Camorrista può sembrare come: oddio un’altra volta, dopo Gomorra uno, Gomorra due, tre… Un’altra serie può stufare. Ma vedendo la cosa dal punto di vista di quando è stato girato, ti sorprende. Come è possibile?». Così Giuseppe Tornatore, regista de Il Camorrista, serie Tv girata 38 anni fa con il film omonimo e mai andata in onda, presentata alla Festa del Cinema. Un prodotto di cui fu un precursore, visto che oggi il pubblico si nutre di serie tv.

«È stato possibile perchè ho avuto la fortuna di incontrare un produttore (Goffredo Lombardo di Titanus, ndr) che ne sapeva una più del diavolo. Quando lesse la sceneggiatura – racconta Tornatore – capì che non sarebbe stato facile, che era costoso. Troppi personaggi e sparatorie. Ma lui si era innamorato del progetto e ne capiva le motivazioni. Allora mi disse di fare insieme al film una serie, perché cosi si poteva mettere in pratica il progetto. Io accettai, pur di fare il film. E anche perché mi dava una ulteriore occasione di raccontare tutta la storia letta nel libro di Joe Marrazzo. Mi sembrava un’anomalia film e serie insieme, ma lui ebbe ragione».

La serie non andò in onda perché…

«Le vicissitudini – spiega ancora Tornatore – hanno portato al fatto che poi la serie non andò in onda ma quello, fu un colpo di genio del produttore che era avanti nel tempo. Se all’epoca ci avessero detto che un giorno la gente avrebbe fatto a gara a chi vedeva più serie tv e più puntate di fila, non ci avremmo mai creduto. Ma spesso nel cinema accade che un’esigenza produttiva faccia venire un’idea straordinaria. E io a questo sono molto grato».