Umilia e picchia il figlio gay «per farlo diventare eterosessule»

Quando ha scoperto che il figlio era gay lo ha minacciato e punito affinché diventasse eterosessuale. Sono le accuse che la procura di Torino ha mosso contro il padre di un ragazzo allora 14enne che nel 2020 aveva affidato i suoi segreti a un diario, che il genitore aveva letto. Da quel momento erano iniziati i presunti maltrattamenti.
Il pubblico ministero Giulia Rizzo ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per i genitori del ragazzo: l’uomo è accusato di maltrattamenti e la madre di non avere impedito che avvenissero. La prima udienza è fissata per il 22 gennaio.
Dopo che il padre aveva letto il diario, secondo l’accusa, aveva tirato uno schiaffo al figlio dicendogli che non lo voleva più in casa un figlio gay e che lo avrebbe buttato giù dal balcone. Il padre aveva «confiscato» telefonino e videogiochi per punirlo e si era fatto dare le password di tutti i social per controllarlo.
Poi lo avrebbe umiliato con lo scopo, secondo gli inquirenti, di modificare l’orientamento sessuale, costringendolo a corse in piena notte o ad abbassarsi i pantaloni per mostrare la propria virilità. Addirittura gli avrebbe dato un ultimatum di un mese per dimostrargli che era stato con una ragazza. Il padre si era anche rivolto a uno psicologo con la richiesta di avviare per il 14enne un percorso che potesse farlo diventare eterosessuale.
Il minore ha subito in silenzio fino a quando ha deciso di alleggerire il peso che portava, confidandosi con lo psicologo della sua scuola, che ha avvisato la polizia municipale facendo partire le indagini. Il 14enne, nel frattempo, era stato allontanato da asa e affidato a un’altra famiglia. Sentito in incidente probatorio, il minore aveva raccontato che cosa aveva dovuto sopportare.
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