Mes alla Camera il 20 novembre. Meloni: “Non è oggetto del Consiglio europeo”. Fonti Ue: “Se ne parlerà all’Eurosummit”

La ratifica della revisione del Trattato sul Mes tornerà all’esame dell’Aula della Camera da lunedì 20 novembre, dopo la sospensiva di 4 mesi voluta dalla maggioranza e votata da Montecitorio prima della pausa estiva dei lavori. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Il Mes non ancora ratificato dall’Italia
“Non dovremmo perdere di vista l’importanza di finalizzare la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), e attendiamo con impazienza la ratifica del trattato sul Mes in Italia, che creerà un sostegno pubblico comune al Fondo di Risoluzione Unico”. Lo scrive il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe, in una lettera al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel in vista dell’Eurosummit di dopodomani.
«La ratifica del trattato del Mes stabilirà un back-stop pubblico comune al Fondo unico per la risoluzione, che è il nostro accordo di lunga data e che è nell’interesse di tutti noi, per l’area dell’euro nel suo complesso e per gli Stati membri individualmente, compresa l’Italia. La ratifica di questo trattato è un ulteriore passo verso un’unione bancaria più resiliente e un’Unione economico monetaria più completa e profonda. Dopo la ratifica del Trattato, saremo anche in grado di riflettere collettivamente sul ruolo e sugli strumenti futuri del Mes», aggiunge Donohoe.
Meloni e la Ue
«Non è un oggetto del consiglio europeo», ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano della ratifica del Trattato da parte del Parlamento italiano. Meloni è stata intercettata dai cronisti nel tragitto tra Palazzo Madama e Palazzo Montecitorio, dove ha consegnato il testo delle comunicazioni pronunciate al Senato. Meloni è quindi rientrata al Senato per ascoltare il dibattito in vista del consiglio europeo e tenere la sua replica.
Che farà Forza Italia sul Mes? ”Lavoriamo sempre con la coalizione, la coalizione deciderà. Mi pare ci sia la guerra in Medio Oriente, una situazione incandescente, domani c’è il Consiglio europeo e stiamo a pensare al Mes?”. Così il vicepremier e ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani, lasciando Montecitorio risponde ai cronisti.
Ma secondo fonti Ue il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe “ha intenzione” di sollevare il tema della mancata ratifica della riforma da parte di Roma anche nella sala dell’Eurosummit dopodomani, sulla linea di quanto scritto nella lettera inviata al presidente Charles Michel.
L’opposizione: “Il tempo è scaduto”
“L’Europa sollecita ancora una volta l’Italia sulla mancata ratifica del Mes, eppure Meloni in Aula al Senato non ne parla e la Lega plaude “alla resistenza del governo”. Mentre loro traccheggiano, i Paesi europei attendono delle risposte. Il tempo è scaduto”, scrive su X Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione.
“Da mesi la maggioranza fugge questo appuntamento perché divisa e perché non perde occasione di praticare scetticismo sull’Europa, seppure a parole vuole far credere altro – dice Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati – E intanto in Europa perdiamo credibilità essendo rimasti ben ultimi a dover ratificare in Parlamento il Mes come ci ha ricordato proprio oggi Paschal Donohoe, il presidente dell’Eurogruppo nella sua lettera al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel”.
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